Ucraina, nuova offensiva delle forze russe: attacchi nelle regioni di Donetsk e Odessa

Oggi esercitazioni della Nato in Estonia con le truppe di Finlandia e Svezia

Dalle sei di questa mattina l’esercito russo ha lanciato una nuova operazione offensiva nella zona orientale dell’Ucraina concentrandosi sulla direzione di Donetsk, e intanto sta concentrando reggimenti nell’area della città di Izium. Lo scrive lo Stato maggiore di Kiev secondo quanto riportano i media ucraini. Nella direzione di Slobozhansky le truppe di Mosca cercano di bloccare la controffensiva delle unità ucraine.

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Le Forze armate di Kiev, secondo il rapporto, hanno colpito i russi nella zona di Chornobaivka nella regione meridionale di Kherson, mentre alcune unità delle forze armate bielorusse (fino a sette battaglioni) continuano a coprire il confine ucraino-bielorusso. In direzione Nord, i russi hanno rafforzato il controllo sul confine ucraino-russo nelle regioni di Bryansk e Kursk.

Attacchi anche a Odessa

Le truppe russe stanno lanciando anche attacchi missilistici sulla regione di Odessa, con attacchi anche contro un ponte sull’estuario del Dnestr. Lo riferisce l’Ukrainska Pravda citando i media locali, precisando che nell’attacco, che ha danneggiato un centro ricreativo, sono rimasti feriti due adulti feriti e un bambino piccolo, che è grave.

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Le autorità di Odessa hanno informato che a seguito di un attacco missilistico sulla regione di Odessa da parte di aerei dell’aviazione strategica sono state danneggiate infrastrutture turistiche, edifici sono stati distrutti ed è scoppiato un incendio. «Il nemico continua ad attaccare il ponte danneggiato e non funzionante sull’estuario del Dnestr», afferma il consiglio comunale, aggiungendo che sono stati colpiti anche i civili: «2 adulti sono rimasti feriti e un bambino piccolo è stato gravemente ferito».

Fonti di Mosca sostengono che i combattenti dell’acciaieria Azovstal di Mariupol sarebbero usciti dall’impianto con la bandiera bianca della resa, ma si tratta di una notizia falsa. Lo scrive sui social il consigliere del sindaco della città Petro Andryushchenko citato dai media ucraini. «A fidarsi delle fonti degli occupanti russi, hanno già fatto prigionieri tutti a Mariupol tre volte», afferma Andryushchenko indicando che l’esercito di Mosca non smette di cercare di entrare nell’Azovstal e di bloccare l’uscita dai bunker: «Ma non è in corso alcun avvicinamento, quindi i bombardamenti stanno diventando più intensi»

Intanto sul fronte diplomatico niente di nuovo sotto al sole

La Russia e gli Stati Uniti non stanno prendendo accordi per colloqui tra i leader dei rispettivi Paesi, Vladimir Putin e Joe Biden, o tra i loro capi della diplomazia Sergey Lavrov e Anthony Blinken: lo ha detto oggi il vice ministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov. Lo riporta la Tass. «Nessun» preparativo del genere è in corso, ha affermato Ryabkov.

Mosca, la Nato e l’adesione di Svezia e Finlandia

La Nato «non deve farsi illusioni» sul fatto che la Russia possa sopportare l’adesione di Svezia e Finlandia all’Alleanza. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov, citato dall’agenzia Interfax. «Il modo in cui garantiremo la nostra sicurezza… dipenderà dalle conseguenze pratiche» della prevista ammissione della Finlandia e della Svezia alla Nato: «Non dovrebbero farsi illusioni sul fatto che sopporteremo» questa decisione, ha affermato Ryabkov, sottolineando che la sicurezza dei due Paesi non aumenterà in seguito al loro ingresso nell’Alleanza.

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Parlando con i giornalisti a Mosca, il viceministro Ryabkov ha affermato che «il livello generale delle tensioni militari aumenterà e ci sarà meno prevedibilità in questo settore. È un peccato che il buon senso sia sacrificato a una fantomatica idea di ciò che dovrebbe essere fatto nelle circostanze attuali». «Si tratta di un altro grave errore con conseguenze di vasta portata. Ebbene, questo è il livello di coloro che prendono le rispettive decisioni nei rispettivi Paesi», ha aggiunto.

Intanto è atteso per oggi l’avvio di una delle più grandi esercitazioni nella storia dei Paesi baltici da parte della Nato. Il suo nome in codice è Hedgehog. Lo scrive la Bbc. Le esercitazioni si svolgeranno in Estonia per le prossime due settimane e coinvolgeranno 15mila soldati da 10 Paesi, compresi Regno Unito, Stati Uniti e gli attuali non-membri Finlandia e Svezia, che si apprestano a presentare la domanda di adesione all’Alleanza.

Benché pianificate ben prima dell’invasione russa dell’Ucraina, le esercitazioni si svolgono in un momento di particolare tensione tra la Nato e Mosca. Nel contesto dell’invasione, le esercitazioni assumono un significato simbolico per i Paesi baltici, perché finalizzate a testare la loro capacità di rispondere a simili incursioni da parte di forze nemiche.

 

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