Dl Ucraina ter, Fratelli d’Italia: «Evitare il tracollo economico, sbloccare impasse crediti imposta»

Il partito ha presentato un pacchetto di emendamenti

Un pacchetto di emendamenti al dl Ucraina ter per «evitare il tracollo economico» perché «il governo con l’impasse dei crediti di imposta sta paralizzando il mercato, mettendo in difficoltà famiglie e imprese». Questo il senso della conferenza stampa del gruppo di Fratelli d’Italia al Senato nel corso della quale ha illustrato gli emendamenti al decreto con cui punta a «sbloccare una massa di crediti fiscali che le imprese non sono più in grado di scaricare».

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De Bertoldi: «Il governo continua a giocare con la pelle degli italiani»

«Il governo continua a giocare con la pelle degli italiani paralizzando di fatto il credito d’imposta, ha spiegato Andrea de Bertoldi, segretario della Commissione Finanze e Tesoro. Il dl Ucraina prevede aiuti alle imprese che sono in difficoltà per gli aiuti energetici ma dall’altra parte si bloccano le cessioni dei crediti d’imposta, come dire che con una mano si dà e con l’altra si toglie. E non lo dice Fratelli d’Italia, ma lo dicono gli operatori economici».

«L’effetto è dunque zero o addirittura sotto zero, per questo Fratelli d’Italia ha fatto proposte emendative tese, in modo costruttivo e basate su praticità e realismo, a ridare linfa al sistema prima di tutto eliminando il divieto alla cessione del credito d’imposta in modo graduale». Non solo però eliminazione del divieto di cessione ma anche “estendere la platea degli acquirenti anche alle società quotate». Infine, sul tema delle fonti energetiche de Bertoldi annuncia che «proporremo l’eliminazione degli articoli di legge per consentire la ripresa della ricerca e dell’estrazione di gas e idrocarburi, bloccati nel 2018 dall’allora governo Conte».

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Calandrini: «Evidente atteggiamento schizofrenico»

Punta il dito contro il governo il senatore Nicola Calandrini, capogruppo di FdI in Commissione Bilancio, per il quale «c’è un evidente atteggiamento schizofrenico da parte del governo. Ci sono state 14 modifiche nell’arco di due anni sul superbonus che hanno completamente disorientato famiglie ed imprese, e 7 sono state le modifiche in quattro mesi sulla cedibilità del credito d’imposta. Pertanto proponiamo di disciplinare diversamente la deduzione dei crediti».

Santanchè: «Non è giusto penalizzare tutti per colpirne uno»

Sulle responsabilità del governo insiste anche la senatrice Daniela Santanchè, capogruppo di FdI in Commissione Industria, «che ha la responsabilità di far rispettare le leggi e non è giusto penalizzare tutti per colpirne uno. Questo governo fa i titoli ma poi annulla i contenuti tra un decreto e l’altro. Questa è la politica peggiore che ci possa essere, che tradisce i patti con i propri cittadini».

Ciriani: «E’ urgente ampliare la platea»

Evitare il tracollo economico, questo l’intento di FdI, come spiega il capogruppo di FdI al Senato, Luca Ciriani, visto che «il superbonus ha creato una massa di crediti fiscali che le imprese non sono più in grado di scaricare. Si tratta di agire con urgenza. Il governo ieri ci ha messo una pezza con un decreto che è assolutamente insufficiente. E’ urgente ampliare la platea delle società in grado di gestire i crediti o consentire alle banche di rimodulare il proprio piano di ammortamento altrimenti il rischio è che la misura non funzioni più e che imprese e famiglie si trovino in gravissime difficoltà».

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