Alitalia, Lamura (MSFT): «La crisi affonda l’intero polo areronautico della Campania: i candidati sindaco tacciono»

L’allarme: «Crisi rischia di esplodere prepotentemente sul nostro territorio in termini di mancato sviluppo e contrazione allarmante dell’occupazione»

«È sconcertante questo “silenzio assordante” di stampa e forze politiche campane in ordine ai riflessi negativi della crisi Alitalia sulla economia della Regione e la preoccupante contrazione occupazionale dell’intero polo aeronautico campano, che per lunghi anni é stato all’avanguardia a livello europeo, assorbendo numeri ragguardevoli di personale altamente qualificato dal mezzogiorno e ogni parte d’Italia» lo dichiara il Segretario Regionale del Movimento Sociale Fiamma Tricolore, Carlo Lamura.

«La crisi infinita della Compagnia di Bandiera – aggiunge – sta producendo una drammatica crisi occupazionale senza precedenti in tutto il Paese, ma rischia di esplodere prepotentemente sul nostro territorio in termini di mancato sviluppo e contrazione allarmante dell’occupazione, se é vero come é vero che Alitalia ha già cancellato oltre il 60% dei voli su Capodichino, lasciando attivi solo 3 voli giornalieri su Roma e Milano, con disagi notevoli per i passeggeri e riflessi economici inimmaginabili,  se non devastanti per l’intera campania»

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«Se poi si valuta – continua – la crisi attuale della Società ATITECH con il taglio scellerato delle commesse per la manutenzione ordinaria e le riparazioni dei velivoli presso gli stabilimenti di Capodichino, che costringe l’azienda a far ricorso alla cassa integrazione per oltre l’80% del personale e le difficoltà contemporanee della Società GH Italia che gestisce le attività di logistica dello scalo aeroportuale partenopeo, si ha una idea precisa del dramma occupazionale, sociale ed economico sofferto da un comparto strategico e fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio».

«Un dramma davvero insopportabile, per il quale nessuna forza politica regionale e men che meno i diversi candidati Sindaco della nostra città, – conclude Lamura –  hanno ritenuto fosse necessario far sentire la propria voce di dissenso e di forte preoccupazione nei confronti del Governo Nazionale, rispetto alle preoccupanti ricadute che questa crisi ha prodotto e continua a produrre sulla economia di una intera regione».

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