Ospedale di Boscotrecase, La paranza delle idee: «Serve più chiarezza sul futuro della struttura»

L’associazione: «Un territorio con più di 100.000 abitanti è da tempo privo di un punto di primo soccorso»

Con un comunicato stampa l’associazione politico culturale La paranza delle idee interviene nel dibattito sul futuro dell’ospedale di Boscotrecase commentando le ultime scelte assunte dall’ASL Napoli 3 Sud e sollevando la necessità di andare ad analizzare con maggior dettaglio – all’interno di un confronto pubblico che coinvolga l’azienda sanitaria, gli amministratori locali, le sigle sindacali presenti presso la struttura ospedaliera e le associazioni e i comitati del territorio – i criteri che le hanno orientate, così da appurare che non abbiano prevalso logiche politiche a favore del rilancio del Maresca di Torre del Greco e penalizzanti per il nosocomio boschese.

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«Le decisioni prese per l’ospedale di Boscotrecase – afferma in una nota il sodalizio oplontino – vanno approfondite nel merito delle ragioni che ne sono alla base e ne vanno monitorati gli sviluppi: i Sindaci dell’area torrese-boschese promuovano un tavolo di confronto tra l’ASL Napoli 3 Sud e i sindacati, le associazioni e i comitati del territorio».

«I sindacati – si legge ancora – hanno di recente lanciato l’allarme sulla possibile chiusura della struttura vesuviana al termine dell’emergenza Covid; per contro, i Sindaci della zona, dopo un incontro con la direzione dell’ASL, hanno annunciato investimenti per 20 milioni di euro per il rilancio del nosocomio».

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«Non è la prima volta – continua il documento dell’associazione – che alle preoccupazioni sul destino dell’ospedale di Boscotrecase si risponde prefigurando nuovi finanziamenti ma, intanto, è altrove e non nel presidio ospedaliero più recente dell’area che si compiono, grazie a scelte che sembrano essere figlie soprattutto di ragioni politiche, passi concreti verso il ritorno alla normalità e le richieste della popolazione».

«Infatti, mentre il plesso boschese continua a essere dedicato unicamente ai pazienti affetti da coronavirus, le altre strutture si riorganizzano, tant’è che ha riaperto il Pronto Soccorso dell’ospedale di Torre del Greco, dopo la chiusura dovuta alla trasformazione del presidio torrese in Covid Hospital».

«Se è vero – conclude il comunicato – che si sta ancora lottando contro la pandemia e che, in tal senso, è un bene avere un centro di riferimento in zona è anche vero, però, che vanno fornite cure adeguate pure su altri fronti e che un territorio con più di 100.000 abitanti è da tempo privo di un punto di primo soccorso e di prospettive chiare sull’assistenza sanitaria che gli verrà offerta in futuro e ciò va a mortificare non poco il grande impegno profuso nell’ultimo anno dagli operatori della struttura di Boscotrecase».

Setaro

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