I vaccini spingono su la fiducia di consumatori e imprese

Spicca in modo rilevante il clima di fiducia per il settore del turismo e del trasporto

Il clima di fiducia delle imprese accelera fortemente rispetto alla tendenza positiva in atto da dicembre 2020, raggiungendo il livello più elevato da febbraio 2018, lo rileva la nota mensile dell’ISTAT che misura l’indice di fiducia.

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Tutte le componenti dell’indice di fiducia dei consumatori sono in crescita. Balzo in avanti di oltre dieci punti per gli indici che misurano il clima economico e futuro delle famiglie consumatrici italiane.

Per ciò che riguarda le imprese il miglioramento della fiducia è diffuso in tutti i comparti, e risulta essere più marcato per i servizi di mercato dove l’indice assume si presente decisamente positiva dovuta al netto miglioramento sia dei giudizi sia delle aspettative sul giro degli affari.

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Tra questi spicca in modo rilevante il clima di fiducia per il settore del turismo e del trasporto. Meno ampio l’aumento rilevato per ciò che riguarda il commercio al dettaglio, con positive aspettative sulle vendite pur con delle scorte giudicate in accumulo. Migliora in modo rilevante il clima di fiducia per l settore del turismo e del trasporto.

«Ottima notizia. Effetto vaccino ed effetto aperture. L’accelerazione delle vaccinazioni registrata a maggio e il primo decreto aperture del 22 aprile, per quanto ancora parziali, a cui ha fatto subito seguito la preparazione del secondo decreto del 18 maggio, hanno ridato speranza agli italiani». Lo afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

«Nonostante le condizioni reali delle famiglie siano tuttora critiche, la prospettiva di vivere un’estate quasi normale ha fatto fare un balzo al dato della fiducia. La sola possibilità di poter tornare a lavorare a pieno regime è bastata a far intravedere agli italiani la luce in fondo al tunnel anche rispetto alla situazione economica della famiglia», prosegue Dona.

La forte crescita della fiducia di consumatori e imprese è «una ottima notizia» per il Codacons, «perché l’indice ha oramai recuperato il gap con il periodo pre-Covid e rappresenta un segnale importantissimo sia sul fronte dei consumi che su quello del turismo, considerato l’avvicinarsi delle vacanze estive». «Le riaperture delle attività economiche a maggio e la progressiva fine delle limitazioni legate al Covid, assieme alle vaccinazioni che procedono spedite, hanno avuto un ruolo fondamentale sul recupero della fiducia sia dei consumatori che delle imprese», afferma il presidente Carlo Rienzi, in una nota.

«Un vero e proprio ‘tesoretto’ la crescita della fiducia che potrebbe influire in modo positivo sui consumi delle famiglie, attualmente in fase di stallo, ma soprattutto sulla propensione dei cittadini alle partenze nel periodo estivo e alla spesa per vacanze e servizi turistici».

«La ripresa della fiducia avrà quindi ripercussioni per l’intera economia nazionale, a partire dal comparto del turismo che potrà beneficiare del maggiore ottimismo delle famiglie», conclude

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