Che cosa sono gli OGM: i pro e i contro. Come riconoscere i prodotti geneticamente modificati

di Felicia Di Paola

L’uomo è ciò che mangia. È l’affermazione di L. Feuerbach intesa non solo nei suoi aspetti materiali ma anche psicologici e culturali. Oggi viviamo in un mondo sempre più globalizzato, con alimenti diversi e talora molto pericolosi soggetti a un frenetico processo di trasformazione: dalla mucca pazza alla pecora Dolly, dall’uso smodato della chimica agli alimenti OGM.

Gli OGM: cosa sono? Lo scopo

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Gli ogm sono gli organismi geneticamente modificati attraverso tecniche biotecnologiche. Consiste nel modificare, manipolare il patrimonio genetico degli esseri viventi (piante, animali o batteri) alterandolo la loro natura, introducendo transgeni, cioè frammenti di DNA provenienti da altre specie. Lo scopo è quello di ottenere batteri, animali o piante in grado di produrre farmaci o sostanze utili all’alimentazione umana o aumentare le dimensioni dei frutti, modificandone il gusto, i sapori, accrescendo la produzione, ottenendo animali più grandi o più piccoli per usarli o come cibo o come cavie di laboratorio.

Gli OGM: le principali colture quali sono

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Il cotone, le barbabietole da zucchero, la soia, la colza, il mais, i pomodori

Come riconoscerli?

Gli ogm sono sempre indicati con una sigla sulle etichette degli ingredienti. C’è una legge che permette di introdurre materie prime geneticamente modificate fino a un quantitativo dello 0,9% per singolo ingrediente.

I sostenitori e gli oppositori

Quello sugli ogm è un tema molto dibattuto a livello scientifico, sociale, ecologico, culturale, agricolo, storico, economico. La nostra gran Madre Terra ci offre una miriade di prodotti diversi che crescono sani, all’aria aperta, alla luce del sole.

In agricoltura, il dibattito sugli ogm divide l’opinione pubblica. Ci sono i sostenitori che affermano che queste coltivazioni possono migliorare la sostenibilità dell’agricoltura e la sicurezza alimentare garantendo cibo per tutti anche in risposta ai cambiamenti climatici. Dall’altra gli oppositori che affermano che possono provocare danni sugli ecosistemi, sulla salute dell’uomo e degli animali.

In agricoltura

Fino ad oggi sono state sperimentate molte varietà di piante ogm con caratteristiche diverse: resistenza ai parassiti, ecc… Le piante attualmente in commercio si possono suddividere in due gruppi:

  • ogm resistenti a un diserbante: che sopravvivono al diserbante glifosato per eliminare le erbacee
  • ogm resistenti ai parassiti: piante non attaccate dai parassiti perché nel loro patrimonio genetico è inserito il gene di un batterio innocuo nell’uomo e tossica per per il parassita.

I rischi maggiori

  • rischi per l’ambiente: destabilizzare l’equilibrio ecologico con problemi di biodiversità) l’uso di piante resistenti ai diserbanti provoca un loro aumento con effetti ambientali come l’inquinamento delle falde acquifere, la contaminazione del suolo, l’aumento dei residui di diserbanti nei prodotti agricoli, lo sviluppo di piante infestanti,
  • rischi per la salute: sviluppo di reazioni allergiche o effetti tossici
  • rischi economici sociali: aumento del prezzo dei semi costosi per per le popolazioni dei paesi più poveri.
  • rischi di contaminazione genetica: le piante ogm potrebbero incrociarsi con specie vegetali locali e con coltivazioni non ogm nelle vicinanza

dott.ssa Felicia Di Paola
Biologa e Nutrizionista
Specialista in Scienza dell’Alimentazione
Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli

Setaro

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