«Sulla campagna vaccinale ci sono problemi oggettivi, il numero di vaccini, le difficoltà nazionali ed europee. C’è un ritardo del Paese e ci sono alcune Regioni, in particolare la Toscana e la Campania, che sono fanalino di coda». Lo afferma Stefano Caldoro, capo dell’opposizione di centrodestra, durante il Tg di Tele Vomero interviene sui fatti di queste ore.
«In Campania – ricorda Caldoro – siamo indietro sulle vaccinazioni agli ultraottantenni, sulle categorie fragili, ed in generale sul numero di vaccinati, qui qualcosa non funziona. La situazione è preoccupante, come opposizione, come già fatto in passato con il governo Conte, chiedo oggi a Draghi di intervenire sulla Campania, facendo qualcosa di concreto perché i cittadini non possono continuare ad accettare una zona rossa solo per gli errori della politica».
Per Caldoro, sollecitato sulla vicenda Sputnik «il piano di De Luca è truffa perché questo vaccino oggi non c’è e non si può fare una gara per qualcosa che non esiste».
Per il capo della opposizione altre sono le priorità. «Bisogna intervenire – rilancia – con una doppia azione: bisogna aumentare il numero di vaccinazioni per ripartire in sicurezza e prevedere ristori economici e compensazioni per chi ha perso nelle attività il proprio reddito. Bisogna mettere in campo provvedimenti per le famiglie, le imprese, i commercianti, il popolo delle partite Iva».
Rispondendo, poi, ad una domanda sul rischio infiltrazioni camorristiche ha rilanciato indicando una strada diversa. «In questo momento così particolare in cui si rischiano infiltrazioni della malavita nelle attività commerciali mi stupisce – sottolinea – il fatto che il governo regionale non faccia nulla. Potrebbe attivare protocolli, attività di verifica istituzionale con le autorità preposte, in primis Guardia di Finanza e Prefetture».
«Ed invece la Regione fa sempre la stessa cosa, scarica sugli altri le colpe. Quando qualcosa non va De Luca attacca, una volta il Governo, un’altra volta le forze di polizia, altre volte ancora cittadini ed imprese. Le responsabilità sono sue e non di altri» conclude.