Covid-19, Speranza: «Vaccini arma più importante. Campagna accelererà»

Il caso AstraZeneca non ha incrinato «in nessun modo la fiducia nell’arma più importante di cui disponiamo per contrastare il covid». Lo ha affermato il ministro della Salute Roberto Speranza nel suo intervento alle Commissione riunite Affari sociali di Camera e Senato.

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«La campagna di vaccinazione va avanti – ha detto – e dovrà nei prossimi giorni accelerare anche grazie all’aumento delle dosi che saranno a nostra disposizione. L’auspicio del governo italiano e dei principali governi europei è che già nella giornata di domani possa arrivare dal comitato per la sicurezza dell’Ema i chiarimenti e le rassicurazioni necessarie per poter superare le difficoltà delle ultime giornate e le decisioni assunte insieme dai principali paesi europei».

AstraZeneca, Speranza: «Massima fiducia in Ema e Aifa»

«Il governo italiano – ha sottolineato – ha la massima fiducia nell’Ema come in Aifa, pretendiamo il massimo livello di sicurezza e continueremo ad avere il massimo livello di attenzione rispetto alla sorveglianza di potenziali eventi avversi. La sospensione temporanea e precauzionale delle somministrazioni di AstraZeneca avvenuta il 15 di marzo in Italia, in Germania, in Francia, in Spagna e poi a seguire in numerosi paesi europei è stata il frutto di un confronto prima tra le agenzie regolatorie nazionali e poi tra i ministri della Salute in costante raccordo con i capi dell’esecutivo».

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«Il prestigioso Paul Ehrlich Institute – afferma spiegando i momenti salienti dell’accaduto – ha segnalato in Germania 7 casi di trombosi occorsi tra i 4 e i 16 giorni successivi alla somministrazione del vaccino in pazienti giovani tra i 20 e 50 anni, tra i quali forme molto rare di trombosi cerebrale nei seni venosi in concomitanza con piastrinopenia e sanguinamento».

«Queste evidenze hanno indotto gli esperti tedeschi a suggerire di sospendere la vaccinazione con AstraZeneca. Nelle stesse ore in molti altri paesi europei erano avvenute sospensioni delle somministrazioni di tutte le dosi. Il primo paese europeo è stato l’Austria il 9 di marzo. In Italia prima la procura di Siracusa e poi quella di Biella avevano sospeso prima e Lotto ABW2856 e poi il lotto a ABW5811. Alla luce di queste considerazioni e della concatenazione di eventi i principali paesi europei in accordo tra loro hanno valutato in via del tutto cautelare e precauzionale di sospendere la somministrazione di AstraZeneca e di chiedere a Ema un chiarimento su tutti i dati emersi dalla farmacosorveglianza in Germania e non solo».

Speranza, domani valutazioni Ema su Astranzeneca

«Il nostro auspicio – rileva Speranza – è quello che già nella giornata di domani possono arrivare risposte confortanti che ci mettano nelle condizioni di rilanciare senza esitazione la campagna di vaccinazione che riteniamo l’arma fondamentale per contrastare il Covid».

«Siamo in una fase di accelerazione della campagna di vaccinazione, nel prossimo trimestre nel trimestre sono attese nel nostro paese oltre 50 milioni di dosi sommando tutte le aziende farmaceutiche. L’aspettativa è di una disponibilità molto significativa di vaccini nelle prossime settimane. Nel terzo trimestre l’attesa per i contratti oggi validi è di circa 80 milioni di dosi. Questo significa che noi verremo messi nelle condizioni di sviluppare un’accelerazione molto significativa per intercettare questa maggiore disponibilità».

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Ma la maggior disponibilità implica un aumento anche delle forze in campo e il ministro Speranza spiega di aver «lavorato negli ultimi giorni per aggiornare il piano di vaccinazione. Da molte settimane sono già al lavoro i nostri medici di medicina generale, che rappresentano una rete di capillarità sul territorio che è assolutamente indispensabile per realizzare gli obiettivi della campagna, e abbiamo sottoscritto un accordo con i medici specializzandi».

«Nelle ultime giornate – continua – abbiamo sottoscritto intese anche con i pediatri di libera scelta, che hanno dato una disponibilità non solo per il futuro, quando ulteriori vaccini saranno disponibili per le fasce generazionali più giovani, ma anche da subito per vaccinare i genitori di bimbi con particolare fragilità. Stiamo lavorando ancora a due interventi normativi che credo siano importanti uno per favorire un ulteriore maggiore protagonismo delle farmacie nella fase ulteriore di campagna di vaccinazione e un altro per favorire anche un maggior protagonismo degli infermieri. Mettiamo in campo tutta la rete sanitaria possibile come strumento essenziale per costruire quest’accelerazione indispensabile».

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