Torre del Greco, il sindaco Palomba chiude scuole e parchi pubblici

L’emergenza Covid-19 non dà tregua a Torre del Greco, in provincia di Napoli, e il primo cittadino corallino dispone la chiusura di tutte le scuole, dei parchi pubblici e delle aree verdi.

La decisione dopo una riunione del tavolo tecnico convocato dal sindaco Giovanni Palomba e composto dal Responsabile dell’Unità di Prevenzione Collettiva dell’ASL Na3 Sud, Vincenzo Sportiello, dal Dirigente e dall’Assessore alla Pubblica Istruzione, Luisa Sorrentino e Enrico Pensati e dal Dirigente del Centro Operativo Comunale, Salvatore Visone e del Responsabile Protezione Civile, Antonio Oculato.

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«Al termine dell’incontro – si legge in un comunicato – è stata firmata dal primo cittadino, l’ordinanza n. 43/2021​ con la quale è​ stata disposta, a seguito di comunicazione ricevuta dal responsabile U.O.P.C. dell’ASL Na3 Sud la chiusura del Plesso Scauda e del Plesso Conte dell’Istituto comprensivo “G. Falcone- R. Scauda” dal 15 Febbraio 2021 al 28 Febbraio 2021 a causa di un focolaio epidemico».

Disposta, con un altro provvedimento, la sospensione dell’attività didattica in presenza di tutte le scuole della città, di ogni ordine e grado, dei servizi educativi della scuola dell’infanzia, degli istituti pubblici e privati compresi sul territorio comunale, comprese le attività laboratoriali e quelle destinate agli alunni diversamente abili con bisogni educativi speciali, dal 15 Febbraio 2021 al 22 Febbraio 2021. Disposta, altresì, la chiusura di parchi e giardini.

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Per Palomba si tratta di «una decisione non semplice, che implica responsabilità politiche, amministrative e giuridiche che, però, non può restare fine a se stessa. C’è bisogno, infatti, che ciascuno faccia la sua parte. In primis le famiglie. Se si pensa che aver chiuso le scuole significhi aver risolto il problema, credo che abbiamo – tutti – una visione fuorviante della realtà».

«Ai genitori chiedo la massima collaborazione: non mandare i propri figli, in presenza, a scuola e, tuttavia, consentire loro di stare per strada ingiustificatamente, in gruppo, non risolve il problema e rappresenta un incomprensibile controsenso. Garantiremo maggiori controlli del territorio, ma necessaria è la collaborazione dell’intera comunità», conclude.

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