Obiettivo amministrative, Stati generali del centrodestra: idee e progetti per la grande Napoli

In questi giorni il dibattito politico si sta sviluppando intorno alle prossime elezioni per il Sindaco di Napoli. Un dibattito, come ormai da tradizione, asfittico e tutto incentrato sui nomi degli aspiranti candidati. Una discussione che si tiene tanto a sinistra che nel centrodestra.

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Meglio il candidato politico o civico? Meglio uomo o donna? Imprenditore, libero professionista o servo dello Stato? Le ipotesi sono tante e i commenti si sprecano tutti portatori di una loro logica.

Il problema, però, è che tutto ciò si sviluppa tra addetti ai lavori ma quella che risulta assente è la città, non solo perché i napoletani non partecipano allo stucchevole dibattito ma anche perché tutto si ferma intorno ai nomi senza uno straccio di confronto sulle cose che andranno fatte.

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Quello che accade favorisce soprattutto la sinistra che, a differenza degli altri, governa la città ininterrottamente da un trentennio e che può contare su una rete di rapporti e relazioni che rappresentano una grossa forza elettorale capace di determinare il risultato specie quando l’affluenza alle urne risulta particolarmente bassa (de Magistris docet).

Proprio per questo, dalle colonne di questo giornale avevamo lanciato al centrodestra l’idea di indire le Primarie delle Idee per la città, come momento di confronto e di dialogo con la città ponendo al centro della discussione idee e progetti per la grande Napoli.

L’approvazione del bilancio comunale, con tutto quello che ha significato nel centrodestra con i litigi interni a Forza Italia e con i consiglieri dell’intero centrodestra che hanno avuto comportamenti e posizioni divergenti, non può non aver lasciato scorie interne alle singole formazioni politiche e tra i partiti stessi.

Per cui oggi il centrodestra napoletano, un attimo prima di confrontarsi sul nome da proporre, deve avviare un processo di ricostruzione della coalizione, verificare, cioè, se vi sono anche a Napoli le ragioni di un percorso e di un progetto comune.

Oggi, quindi, diventa ancora più urgente avviare una verifica ed un confronto se si vuole costruire una coalizione aperta alla società civile e capace di costruire una alternativa seria alla sinistra in questa città.

Per questo motivo credo che Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia dovrebbero indire gli Stati Generali del Centrodestra, utilizzando anche le nuove tecnologie, perché il centrodestra ha assoluto bisogno di ritrovare la propria compattezza, e non soltanto elettorale, per poter sperare di opporre un progetto credibile e vincente al centrosinistra, che, in questo momento, è tutt’altro che coeso.

Bisogna prepararsi per affrontare con competenza ed intelligenza una delicata fase di disagio economico e sociale dovuta alla pandemia e che nei prossimi mesi farà sentire pesantemente, su un tessuto già molto fragile, i suoi effetti drammatici, e tutto ciò impone ai protagonisti del mondo politico una particolare assunzione di responsabilità nella adozione di scelte che abbiano in sé i requisiti della chiarezza, della riconoscibilità e della partecipazione.

Tenendo conto di quello che potrebbe accadere nei prossimi mesi e della situazione disastrosa nella quale de Magistris ha ridotto il Comune di Napoli sia sotto il profilo economico che organizzativo, bisogna avviare un comune percorso che deve fare sintesi con un progetto condiviso di coesione valoriale e programmatica, che abbia quale tratto distintivo, una netta discontinuità con le scelte politiche e programmatiche che hanno caratterizzato le politiche della sinistra e che hanno ridotto Napoli in un cumulo di macerie.

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Il nome del candidato sindaco verrà solo dopo e dovrà rappresentare la sintesi reale dell’intera coalizione e al tempo stesso ampliare il campo del centrodestra, che sappia aprire un dialogo con le forze sociali, imprenditoriali, con le organizzazioni professionali, l’università, il mondo del volontariato e dell’associazionismo, e che abbia la consapevolezza di dover prestare ascolto e offrire soluzioni concrete alla città.

Gli Stati Generali del centrodestra potrebbero rappresentare un passo, per costruire il progetto politico del centrodestra che dovrà dare una svolta totale ad una città mortificata, con tanti giovani disoccupati ed un alto indice di povertà, e con una presenza invasiva della criminalità, dando un grande segnale di unità e maturità politica.

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