C’è una nuova “zona rossa” in Sicilia: è a Villafrati, comune di 3200 abitanti nel Palermitano. L’ha istituita il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, con un’apposita ordinanza firmata ieri sera, dopo aver sentito il sindaco Franco Agnello, peraltro positivo al Coronavirus e ricoverato in ospedale.
La decisione si è resa necessario per evitare il diffondersi del contagio del Covid-19, dopo che gli uffici dell’Asp hanno segnalato la presenza di un cluster che al momento conta ottanta persone. Villafrati – che era già stato “zona rossa” per oltre un mese durante l’ondata di Covid-19 nella scorsa primavera – si aggiunge alle altre quattro aree attualmente off limits, tutte sedi della Missione “Speranza e Carità” di Biagio Conte a Palermo.
«Troppi positivi in pochi giorni dimostrano che, evidentemente, non sono state adottate le minime precauzioni richieste» afferma il governatore Musumeci. «Possiamo prevedere le regole più rigide e le sanzioni più elevate, ma è necessario il buon senso da parte di ognuno di noi, che mi pare, invece, stia mancando. Per questo motivo, rinnovo l’invito a tutti i cittadini a usare la mascherina, anche all’aperto, se non ci sono le distanze minime e, soprattutto, a evitare gli assembramenti. Solo così possiamo limitare i contagi».
«Un appello, infine, ai prefetti dell’Isola, affinché diano disposizioni più ferree alle forze dell’ordine in tema di controlli. La #Sicilia, che pur dal punto di vista sanitario è preparata a un’eventuale impennata di ricoveri, non può permettersi un nuovo lockdown» conclude Musumeci.
Il provvedimento, che entrerà in vigore alle 14 di oggi e sarà valido fino alla mezzanotte del 12 ottobre, prevede il divieto di circolare a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico o privato, a eccezione degli spostamenti per lavoro, per l’acquisto e/o il consumo di generi alimentari e per l’acquisto di beni di prima necessità; per ragioni di natura sanitaria o per appuntamento presso studi professionali. Vietata ogni attività ricreativa così come passeggiare o stazionare nelle aree pubbliche. Gli esercizi commerciali dovranno garantire l’accesso a solo una persona per volta e sempre con l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. E’ consentito l’asporto e la vendita al domicilio.
Sono vietati invece i banchetti e le feste, pubbliche e private di qualunque tipo, che comportino la presenza contemporanea di più di sei persone. Ogni esercizio commerciale dovrà chiudere alle 21, alle 23 ristoranti e pizzerie.
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