Iannone (FdI): Campania ferma per cinque anni e senza un progetto. FdI e Stefano Caldoro contro il peggiore trasformismo

Antonio Iannone e le liste di FdI nelle cinque province campane

Senatore Iannone, Fratelli d’Italia per prima ha presentato la propria lista tra le forze del Centrodestra. Significa che avevate le idee chiare sulla squadra da presentare. Un buon segnale in vista del voto…

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«Senza dubbio. In verità eravamo pronti da giorni e grazie alla passione e all’entusiasmo di candidati, dirigenti e militanti abbiamo predisposto una lista molto competitiva fatta da amministratori, dirigenti di partito ed espressioni della società civile. Cinquanta candidati che presentano un equilibrio di genere quasi perfetto: 24 donne e 26 uomini che saranno gli alfieri del progetto politico di Giorgia Meloni a sostegno del presidente Caldoro e siamo convinti di essere la forza che lo trascinerà alla vittoria liberando la Campania dal fallimento completo di De Luca».

Ecco, parliamo proprio di De Luca. E’ il terzo scontro tra De Luca e Caldoro, per ora una vittoria per parte. Come esce la Campania dopo questi cinque anni di governo dell’ex sindaco di Salerno?

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«Una Campania peggiore. Dalla sanità al lavoro, dai trasporti alla tutela dell’ambiente. Un fallimento totale. E’ come se la Campania non fosse stata governata in questi cinque anni, ma il problema è che gli altri sono andati avanti e la nostra Regione è arretrata in maniera paurosa. Come cinque anni fa anche oggi torniamo ad accusare De Luca di assenza di una visione, di un progetto per la Campania e per i campani se non sia quella del potere e della poltrona. Peraltro, lo schieramento di liste a suo sostegno lo conferma».

Oggi in Campania il Centrosinistra incarna la peggiore tradizione cattocomunista composto da avanzi della Prima Repubblica

Iannone contro De LucaLa varietà di liste è stato uno dei temi su cui De Luca è stato pesantemente criticato.

«Quella del centrosinistra in Campania è una coalizione che incarna la peggiore tradizione cattocomunista, composto da avanzi della Prima Repubblica e da un coacervo di liste dove ognuna è come la testa di un mostro. Ognuna espressione del peggiore trasformismo campano e sommatoria dei fallimenti della classe politica campana, passata e presente. Ritengo che questi siano tutti ottimi motivi per sostenere lo sforzo e l’impegno di Fratelli d’Italia e di Stefano Caldoro, ultimo ed unico governatore che ha saputo dare un piano di rilancio e rinascita a questa Regione».

L’Eurispes qualche giorno fa ha certificato che Napoli e Salerno sono la seconda e la terza città d’Italia dove si pagano più tasse. Però i servizi pubblici sono pessimi. Questo forse è uno dei primi temi che dovrà affrontare la nuova Giunta…

«Purtroppo questo è uno dei più pesanti lasciti della gestione De Luca. Sono dati che nessuno può smentire, nemmeno lo stesso De Luca che ci ha abituato a mettere sotto il tappeto i suoi fallimenti. Anzi questo è un altro dei fallimenti ascrivibile alla gestione di De Luca che in questi anni ha fatto sprofondare la Campania, sempre più invivibile e insicura. Inoltre, anche la gestione dell’emergenza Covid dimostra l’incapacità di De Luca».

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Immagini dalla campagna elettorale

Si riferisce all’indagine sugli ospedali Covid?

«Certo, ormai questa inchiesta ha assunto rilevanza nazionale in quanto coinvolge strettissimi collaboratori di De Luca: un suo nominato e un consigliere comunale della sua maggioranza. Noi siamo garantisti ma l’assordante silenzio del governatore uscente è eloquente. De Luca, che è solito esternare sull’universo mondo e su fatti di costume, quando dovrebbe parlare tace, mentre sarebbe opportuno che uscisse da questo mutismo, perché è suo dovere farlo se non ha nulla da nascondere».

Alte tasse ma la Sanità è in sfacelo, questo è l’altra faccia della gestione De Luca…

«Sì, e sono sempre dati inoppugnabili a dire questo. La Campania è messa peggio tra le Regioni meridionali per quanto riguarda la mobilità sanitaria interregionale. Questo significa che sono sempre di più i cittadini della Campania che decidono di andare a farsi curare altrove, in particolare al Nord. Questo purtroppo comporta un doppio danno: meno risorse pubbliche e meno investimenti. Ecco, su questo De Luca non ha detto una parola ma cittadini della Campania hanno diritto ad un’assistenza sanitaria di qualità e non ad essere costretti a trasferirsi in altre regioni per avere adeguate cure».

Dinanzi a questo sfacelo Fratelli d’Italia e il Centrodestra con Stefano Caldoro cosa propongono? Qual è la ricetta per la Campania del 2020-2025?

Immagini dalla campagna elettorale

«Per Fratelli d’Italia le priorità sono: il lavoro, che rappresenta per la Campania una piaga. Sono ormai migliaia i giovani che ogni anno lasciano la nostra Regione per andare a trovare fortuna fuori, depauperando la Campania di risorse fondamentali. La sanità, che questo Centrosinistra e De Luca hanno affossato e mortificato. L’ambiente, con particolare riguardo ai rifiuti e alla valorizzazione della risorsa mare. I trasporti pubblici di qualità e le infrastrutture con l’obiettivo di utilizzare le risorse messe a disposizione dai fondi europei. E poi anche una maggiore attenzione verso le aree interne che soffrono di antropizzazione. Intanto possiamo già dire che se vincerà Stefano Caldoro c’è l’impegno ad istituire l’assessorato all’agricoltura e all’agroalimentare, che per cinque anni con De Luca è stato ridotto a un semplice consigliere politico delegato. E questo è vergognoso oltre che inaccettabile per una Regione che ha il 70 per cento della produzione tipica italiana. Mentre sul fronte lavoro vogliamo istituire un’area dirigenziale dell’Assessorato al lavoro dedicato al mondo delle professioni. La Campania ha bisogno di cambiamento e di tornare a crescere, e questo è possibile soltanto votando Fratelli d’Italia e Stefano Caldoro».

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