Coronavirus, De Luca: «Potremmo chiedere lo stop della mobilità interregionale». E attacca il governo

Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, torna ad attaccare il governo centrale e le regioni del Nord Italia, colpevoli (secondo De Luca) di non aver controllato abbastanza la diffusione del contagio da Coronavirus o di non aver adottato misure di contenimento del contagio o di non aver fatto applicare le ordinanze. Ne ha per tutti il governatore della Campania nella diretta social del venerdì pomeriggio.

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«Abbiamo avuto modo di rilevare che c’è stata una ripresa di contagi in tutta Italia» afferma De Luca, il quale spiega che «le cause sono fondamentalmente due. La prima: c’è stato un rilassamento generale nel nostro paese e in alcuni settori delle attività economiche. In molte di queste attività, legate al tempo libero, ci sono stati episodi di non rispetto delle norme di sicurezza, assembramenti di migliaia di giovani, in condizioni tali da diffondere il rischio». Rischio testimoniato dall’«abbassamento dell’età delle persone contagiate, siamo ormai a una media di 30 anni».

«La seconda ragione di questa ripresa di contagio – continua De Luca – è data da una scelta sbagliata del governo nazionale e l’apertura totale delle frontiere, in uscita e in entrata, senza nessun controllo. Credo che questa scelta abbia penalizzato il nostro paese. Ed è il motivo per cui la Regione Campania ha adottato un ordinanza il 12 agosto, prima di Ferragosto, con la quale abbiamo reso obbligatorio, per i cittadini campani che rientravano dall’estero, i tamponi e l’isolamento domiciliare per 14 giorni o fino al momento di espletamento del tampone e relativa comunicazione del risultato».

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Ordinanza che non in tutte le regioni è stata emanata o è arrivata in ritardo, secondo il governatore. «Ho assistito con sconcerto al fatto che alcune regioni del Nord hanno ritenuto di non rendere obbligatorio per i loro concittadini che rientravano dall’estero, il sottoporsi al tampone o l’obbligo di andare in isolamento domiciliare. Scelte che a me sembrano poco responsabili».

De Luca: «Abbiamo fatto una scelta di rigore»

«Di fronte a numerosissimi casi di contagio importato, potevamo fare finta di non vedere ma questo avrebbe significato che nel giro di due settimane in Campania avremmo avuto centinaia di persone contagiate. Abbiamo deciso di affrontare il problema e di contrastarlo sapendo che questo avrebbe fatto aumentare il numero dei contagiati».

«Il governo Nazionale – continua – ha deciso che bisogna fare i tamponi per chi viene dalla Spagna, dalla Grecia, da Malta e dalla Croazia. Noi abbiamo deciso di fare i controlli per tutti i nostri concittadini, quale che sia il paese di provenienza, perché abbiamo registrato contagi al di là dei quattro paesi indicati dal governo. Abbia avuto persone contagiate in Bulgaria, in Romania, in Ucraina, in Egitto, a Santo Domingo, nel Messico».

Nonostante i controlli «oggi abbiamo 68 contagi» dice. «Di questi 68 contagi, ne abbiamo individuato 14 nell’ Asl Napoli 1, 3 provenienti dall’estero, 6 persone contagiate in strutture turistiche della Sardegna e cinque residenti. Quindi 9 persone contagiate da fuori regione o villaggi turistici in Sardegna o Paesi esteri. Per quanto riguarda Caserta abbiamo registrato contagi di persone provenienti dalla Spagna e dalla Sardegna. L’ASL di Salerno ha registrato contagi di persone provenienti da Londra, da Malta da Marocco, da Valencia».

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«L’operazione di controllo e di filtro sta andando bene. Da ieri abbiamo cominciato a fare i controlli anche a Capodichino. Questo lavoro continuerà in maniera intensa soprattutto nel mese di agosto perché ci sarà il grosso dei rientri dei nostri concittadini. Devo dire che nelle regioni al nord questi rientri saranno un po’ ritardati».

Per questo motivo De Luca ha annunciato che verificherà «alla fine di agosto se dovremmo chiedere o meno al governo nazionale di ripristinare la limitazione della mobilità interregionale. Questo è un orientamento che assumeremo fra 10 giorni e lo faremo con grande determinazione. Ovviamente salvo i soliti motivi di lavoro, motivi sanitari che giustificano lo spostamento sulla base dell’andamento del contagio anche in altre regioni».

Inoltre, secondo De Luca, è necessario «bloccare viaggi all’estero. Ma come si può immaginare di andare all’estero, in Grecia, nelle isole in Croazia, in Spagna dove abbiamo migliaia di contagi. Credo ci voglia un ritorno alla prudenza e ai comportamenti responsabili. Dobbiamo prepararci anche ad accogliere pazienti che cominciano a diventare paucisintomatici (poco sintomatici) ed aprire le strutture. Da lunedì si riapre il covid Center a Napoli centro, si riapre il Loreto Mare perché non possiamo essere colti di sorpresa».

E torna ad attaccare Roma. «Il governo ha preso una decisione che a me pare francamente incredibile di fronte a questa situazione, ha deciso che è obbligatorio l’uso della mascherina dopo le 18 di sera. Come potete verificare tutti quanti, il 90% dei nostri concittadini dopo le 18 di sera la mascherina non la indossa».

Ma ne ha anche per le forze dell’ordine e per il ministero dell’Interno. «Sconcertante è l’assoluta scomparsa delle forze dell’ordine nell’attività di controllo rispetto alle ordinanze che vengono emesse. Se il governo decide che alle 18 di sera bisogna indossare la mascherina occorre mettere in piedi tutti i controlli necessari a raggiungere questo obiettivo altrimenti è molto meglio non fare le ordinanze, piuttosto che fare le ordinanze e constatare che nessuno le rispetta.

«Sarebbe stato preferibile fare invece controlli mirati sui locali dove non si rispettano le norme di sicurezza, sarebbe sembrata una cosa molto più seria e tale da non ridicolizzare lo Stato italiano. Lo Stato se c’è deve far rispettare le regole oppure meglio evitare, questa è una situazione che ci copre di ridicolo» sottolinea.

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