«Anche un amicizia è un affetto stabile, a volte è migliore di un familiare». Lo dice il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, a ‘Un giorno da pecora’, su Radio 2 parlando della Fase 2 per l’emergenza Coronavirus. «Andare anche a casa di un amico dal 4 maggio? Sì, se è un amico vero, se non è una scusa». «Se io incontrassi un amico caro ora, dopo tre mesi, lo abbraccerei e ci scapperebbe pure una lacrimuccia», aggiunge il 5stelle.
«In questo momento non sappiamo se il sesso è a rischio, ma di sicuro lo è la vicinanza», ha detto ancora Silerii. «Può essere un rischio – aggiunge – è difficile frenarsi, ma magari due ragazzi si vedono dopo tanto tempo è difficile frenarsi, ma magari qualcuno ha a casa la nonna di 75 anni».
«Il metro va bene, ma se è di più è meglio, questo se non hai la mascherina. Mentre all’aperto il rischio di contagio è più improbabile, ma la medicina è fatta di probabilità», ha sottolineato il viceministro che, sul calcio, ha detto: «Vedo inverosimile che riprenda, nel rispetto dei calciatori, non è il tennis o la F1, c’è contatto fisico tra i calciatori».