Conte e centrodestra cercano l’intesa ma al Senato si rischia la fiducia sul ‘Cura Italia’

Alle 9.30 incontro Conte-Centrodestra

Torneranno a vedersi, il premier Conte e i leader del centrodestra, proprio oggi dopo le polemiche e le divisioni delle settimane scorse e in particolare dopo l’ultimo annuncio-conferenza stampa del presidente del Consiglio sui fondi di solidarietà ai Comuni. Una riunione fissata per le 9.30 mentre alla stessa ora al Senato il ministro della Salute Roberto Speranza sarà impegnato in un’informativa tutt’altro che semplice alla luce dei dati che sembrano dare qualche speranza, ma con l’incognita di se si debba o meno ridurre il lockdown sul Paese.

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Si discute di dl Cura Italia mentre in Commissione Bilancio al Senato inizia il voto sugli emendamenti

Tanti i nodi che dovranno affrontare, e chissà se riusciranno a scioglierli, il capo del governo da un lato e dall’altro Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani. Al primo posto il dl Cura Italia, non tanto perché sarà possibile trovare un punto di caduta ma piuttosto perché poprio oggi entrerà nel vivo con le prime votazioni agli emendamenti in Commissione Bilancio. Il centrodestra tornerà alla carica per chiedere miglioramenti al testo, anche se il finale qui sembra scontato visto che il ministro dell’Economia Gualtieri nella riunione di venerdì scorso con i rappresentanti parlamentari dell’opposizione in videoconferenza aveva spiegato che margini di manovra non ce ne sono.

Pochi margini di trattativa per il centrodestra. E al Senato rischio fiducia sul decreto legge

Infatti, tutti i 25 miliardi sono stati impiegati nel decreto e non ci sono margini per cambiamenti e soprattutto per accettare richieste dal centrodestra. Questo spiega anche perché in Senato è saltata l’intesa per il contingentamento degli emendamenti delle opposizioni e la Lega sia sul piede di guerra. Il rischio è che l’esame in Senato possa essere tutt’altro che agevole, al punto che qualcuno ipotizza che alla fine si potrebbe ricorrere alla fiducia. Ma tutto dipenderà da come andrà l’incontro di questa mattina, anche perchè con le stringenti misure sanitarie non sarebbe facile ricorrere in Aula al voto di fiducia.

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Si apre la partita sul dl Aprile. Matteo Salvini: un nuovo patto sociale, pace fiscale e pace edilizia

Ma il vero pezzo forte sarà il decreto Aprile sul quale il centrodestra ha già chiesto lo stanziamento di 75 miliardi di euro. Matteo Salvini intervistato da Il Giornale ha spiegato che per ripartire è necessario «mettere in campo subito almeno duecento miliardi», e per trovarli serve un «reset totale: pace fiscale e pace edilizia». Da qui la considerazione che «l’unica via è un nuovo patto sociale, altro che sospendere due cartelle fiscali. Dobbiamo ricominciare tutto daccapo o non ne usciremo. Se si vuole ripartire dovranno essere azzerati i debiti privati e lasciare fare le imprese: via tutta la burocrazia, tu fai e poi io controllo, non l’inverso come è oggi».

Buoni del Tesoro destinati agli italiani, agli imprenditori, alle famiglie

Mentre in vista dell’incontro Salvini poi precisa «In un momento di emergenza la parola debito non è una bestemmia. Chiederemo ufficialmente, al tavolo di Palazzo Chigi, una emissione straordinaria di buoni del Tesoro destinati agli italiani, agli imprenditori, alle famiglie». Una misura, precisa, «con delle fiscalità vantaggiose, con degli incentivi, con degli aiuti economici, con dei crediti per chi sottoscriverà questi titoli di guerra».

Lettera di Giorgia Meloni al premier Conte: 1000 euro sul conto corrente di tutti gli italiani che ne hanno bisogno

Anche Giorgia Meloni ha le idee molto chiare. Ieri ha inviato a Conte una lettera per presentare la proposta di Fratelli d’Italia di «accreditare immediatamente 1000 euro sul conto corrente di tutti gli italiani che ne hanno bisogno. Penso agli italiani che hanno perso il lavoro, a quelli che non hanno più un reddito da lavoro autonomo e a coloro che non sanno come dare da mangiare ai loro figli. Incontreremo il presidente del consiglio Giuseppe Conte e con lui ne parleremo anche a voce: speriamo che una volta tanto questa maggioranza voglia starci ad ascoltare»

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Tajani: salvare l’economia italiana è una priorità. Berlusconi: solo un ascolto formale da parte del governo

Sulla stessa linea anche Forza Italia che con Antonio Tajani ribadisce che «salvare l’economia italiana è una priorità. La difesa del lavoro e delle imprese è centrale, noi siamo dalla parte degli italiani. Il governo deve fare di più. Finita la pandemia, dobbiamo eliminare la pressione fiscale per far crescere il Paese, sarà necessario un grande piano infrastrutturale. Dobbiamo difendere le grandi realtà industriali del nostro Paese. Non si usi l’emergenza generata dal Coronavirus per cercare di fare campagne acquisti in Italia e in Europa. Con il Presidente Conte sarò molto fermo, manterrò gli impegni presi con gli italiani».

E a tarda serata dallo speciale del Tg5 Silvio Berlusconi bacchetta il governo: «C’è solo un ascolto formale da parte del governo. Se fossi Conte rivolgerei un serio appello alle opposizioni, perchè in questo momento, come in guerra, bisogna essere uniti attorno alle istituzioni. Sin dall’inizio abbiamo offerto la nostra massima collaborazione mettendo da parte ogni polemica e critica. Ma c’è un ascolto solo formale. Siamo stati solo informati di decisioni già prese dal governo ma collaborare significa fare scelte condivise».

Il governo punta a un nuovo aumento del deficit di 30 miliardi

Fin qui l’opposizione. Dalla maggioranza e dal governo si punta per il decreto Aprile a un nuovo aumento del deficit che potrebbe arrivare a quota 30 miliardi facendo lievitare, con il ricorso ai fondi europei non ancora spesi, la dote del decreto di aprile per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Ciò significa che dovrà essere richiesto un nuovo voto al Parlamento per autorizzare l’ulteriore scostamento dal debito.

Prossima settimana voto in Parlamento sullo scostamento di bilancio

Il timing sembra già fissato: entro la settimana la Relazione con la richiesta alle Camere in Consiglio dei ministri per andare in Parlamento all’inizio della prossima. Il tutto per varare il decreto in tempo per le nuove scadenza fiscali del 16 aprile. Nel merito la cornice del decreto legge sembra già essere abbozzata: un nuovo finanziamento, per circa 13 miliardi, della cassa integrazione, l’aumento dell’indennità per i lavoratori autonomi e professionisti iscritti alle casse private fino a 800 euro, e poi il reddito di emergenza su cui insiste molto il M5S al punto che il ministro del Lavoro Catalfo sarebbe già al lavoro per mettere in campo 3 miliardi di euro.

Appello-intervista di Conte alla tv tedesca Ard: cittadini tedeschi non pagheranno debito dell’Italia

Infine, ma non ultimo certamente, il capitolo sull’Europa che sarà oggetto della riunione. I leader del centrodestra chiederanno conto di come l’Italia si sta muovendo sullo scacchiere europeo e quali siano le prospettive. Il 7 aprile, infatti, è previsto l’Eurogruppo che dovrebbe comunicare al Consiglio europeo l’intesa raggiunta.

Conte proprio ieri in un’intervista al canale tedesco Ard è tornato ad insistere sugli eurobond spiegando che «questo meccanismo non significa che i cittadini tedeschi dovranno pagare anche solo un euro di debito italiano. Significa solo che agiremo insieme per ottenere migliori condizioni economiche, di cui tutti beneficeranno». Un’intervista che come ha spiegato su Facebook lo stesso premier è un messaggio lanciato ai tedeschi in cui «ho formulato alcune considerazioni per affrontare in modo più efficace questa emergenza europea». Basterà questo per piegare le resistenze teutoniche?

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