Il castello di Gondar alla Mostra d’Oltremare, un angolo d’Etiopia a Napoli

Dal sogno di Fasilide ai giardini partenopei, tra storia e riflessi d’acqua

La Mostra d’Oltremare a Napoli è da tempo un luogo che mescola modernità e memoria, tra eventi contemporanei e architetture di altre epoche. Tra padiglioni razionalisti, viali monumentali e scorci inattesi, si nasconde, nelle acque del laghetto di Fasilides, una presenza quasi irreale: il Castello di Gondar, una riproduzione esatta di una fortezza imperiale etiope, costruita durante l’epoca coloniale italiana.

Quest’area della Mostra d’Oltremare fu concepita, nell’ambito del progetto 1938-1940 per i padiglioni sull’Africa Orientale Italiana, come riproduzione dei Bagni di Fasilide, dal nome dell’imperatore etiope Fasilidas, che fondò la città di Gondar nel 1632.

Pubblicità

La leggenda dell’imperatore Fasilide

Riguardo alla sua storia, bellissima è la leggenda che lo riguarda: si narra che fu un bufalo a condurre l’imperatore Fasilide presso uno stagno vicino ad Angereb. Qui un «venerabile vecchio eremita» avrebbe predetto all’imperatore che egli avrebbe fondato la propria capitale in quel luogo; e così fu.

Nonostante sia sospeso su una superficie d’acqua, presenti una fontana a getto alternato subacquea e sia circondato da prati sui quali si trovano stormi di tacchini neri, e probabilmente anche esemplari protetti di rospo smeraldino, la struttura, a differenza di quella originale, non è in buono stato.

Pubblicità Federproprietà Napoli

Eventi, cultura pop e nuove narrazioni

Il laghetto di Fasilides è una location molto apprezzata dagli organizzatori di eventi, che nel corso degli anni hanno regalato ai cittadini e ai turisti una serie di iniziative espositive. L’area è spesso utilizzata anche per riprese cinematografiche e di fiction TV.

Durante il Comicon, ma non solo, i prati intorno al castello si riempiono di giovani cosplay che passeggiano e si divertono tra l’erba come personaggi usciti da un’altra dimensione. Qualcuno improvvisa una scena teatrale, altri si sdraiano al sole tra risate e fotografie, mentre il castello sullo sfondo diventa cornice perfetta per mondi immaginari che, per qualche giorno, prendono vita.

Sarebbe bello se questo luogo, già così carico di fascino e potenziale, venisse finalmente recuperato e valorizzato. Restituirgli dignità significherebbe preservare una memoria architettonica, dare nuova linfa a uno spazio che continua a essere vissuto, sognato e reinventato.

Setaro

Altri servizi

Manovra, avanti con il taglio delle tasse per il ceto medio e pace fiscale

Meloni: «Le banche possono dare una mano» Gli spazi di finanza per inserire il taglio delle tasse per il ceto medio e la pace fiscale...

Governo, una Manovra da 16 miliardi: martedì in Consiglio dei ministri

Meloni: Cgil proclama sciopero sulla legge di bilancio che non esiste La legge di bilancio approderà in Consiglio dei ministri martedì 14 ottobre, il giorno...

Ultime notizie

Le vere pizze napoletane: storia, tradizione e nuovi orizzonti

Parlare di pizza “vera” significa partire da Napoli, dove tra Seicento e Settecento prende forma un cibo popolare destinato a conquistare il mondo. Le...

Gaza, Israele e Hamas hanno firmato l’accordo: verso il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi

L’intesa segna un primo passo avanti nei negoziati È stata firmata in Egitto la versione finale dell’accordo sulla prima fase del piano Trump per il...

Campania, a novembre la sentenza del Tar sul ricorso per l’uscita dal piano di rientro sanitario

La Regione contro il diniego opposto dal ministero della Salute Si è svolta la seduta del Tar della Campania sul ricorso della Regione Campania sul...