Il procuratore dopo gli arresti per i delitti Tufano e Durante
«Questa indagine è stata possibile grazie alla professionalità di polizia e carabinieri, è stata possibile grazie alle intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche, è stata possibile grazie alle telecamere che sempre più sono state installate in città. Io dico: una sagra della melanzana in meno, un monumento in meno, e 700 telecamere in più».
Il procuratore di Napoli Nicola Gratteri spiega così l’operazione che ha portato all’arresto di 16 persone, tra cui 6 minorenni, nell’ambito delle indagini sulla morte del 15enne Emanuele Tufano e del 20enne Emanuele Durante.
«Non c’è cosa più sicura, economica e garantista della telecamera – ha aggiunto Gratteri. Servono più soldi sulle telecamere in tutta la provincia di Napoli, in questo modo siamo più siamo sicuri. Così possiamo ricostruire omicidi come questi. Il nostro sogno è più telecamere in provincia di Napoli, così siamo nelle condizioni di ricostruire fatti gravissimi come questi omicidi avvenuti in città».