Esplosione nel deposito di Calenzano: benzina nei tubi interessati da lavori

Manutentori al lavoro su linea di rifornimento considerata dismessa

Il punto esatto da cui è scaturita l’esplosione del 9 dicembre 2024 nel deposito di carburanti Eni di Calenzano (Firenze), che ha causato cinque morti, è esattamente quello in cui una squadra di operai della manutenzione stava operando e dentro le condotte smontate potrebbe esserci rimasta della benzina. È quanto emerge dalle ultime ricostruzioni della procura di Prato. Secondo gli accertamenti i manutentori quella mattina erano al lavoro su una linea di rifornimento – una serie di tubi che corrono sopra le corsie di carico – tecnicamente considerata dismessa, da anni.

Invece la conduttura, in base a quanto risulta dai rilievi tecnici, avrebbe conservato residui di carburante o forse addirittura ne stava pompando ancora. Da lì si è generata la fuoriuscita di liquidi, mista a vapori infiammabili in atmosfera, che poi ha provocato il primo scoppio. La procura di Prato sta compiendo una serie di riscontri incrociando le immagini delle telecamere del deposito, i documenti e le testimonianze.  Si tratta di elementi che concorrono a delineare con maggiore nitidezza la dinamica della vicenda.

Pubblicità

La ricostruzione

Secondo la ricostruzione a quell’ora c’erano almeno 4-5 autocisterne sotto la tettoia di carico. I camion erano in coda aspettando di fare il pieno di carburante, mentre una squadra di operai della ditta Sergen era impegnata a rimuovere alcune valvole e tronchetti sulla linea dismessa.

I manutentori avrebbero svitato i bulloni di sicurezza di un tubo che avrebbe contenuto ancora carburante, che non era svuotato: questa operazione potrebbe aver innescato l’esplosione per il surriscaldamento provocato dai loro stessi attrezzi o strumenti utensili. Il fascicolo d’indagine è aperto per i reati di omicidio colposo plurimo, crollo doloso di costruzioni o altri disastri e rimozione o omissione dolosa delle cautele contro gli infortuni sul lavoro. Le strade imboccate dagli inquirenti pratesi per fare chiarezza tengono anche in considerazione il fatto che venivano compiti allo stesso tempo i lavori di manutenzione mentre continuavano le normali operazioni di carico delle autocisterne.

Pubblicità Federproprietà Napoli

Tre delle cinque vittime sono autisti di autobotti: Vincenzo Martinelli, Carmelo Corso, Davide Baronti. Gli altri morti furono i tecnici che stavano eseguendo i lavori di manutenzione per conto della Sergen: Gerardo Pepe e Fabio Cirielli. Quali erano le modalità stabilite per garantire la sicurezza durante queste operazioni?

Le misure di sicurezza

Nelle settimane precedenti alla strage ci sarebbe stato un sopralluogo di responsabili di Eni con la ditta in appalto Sergen in vista di quei lavori, proprio per valutare questi aspetti. Di quell’incontro gli inquirenti cercano la documentazione che al momento non risulta trovata. Altre perquisizioni sono fatte due giorni fa a questo scopo. C’è stato anche un ulteriore sopralluogo del procuratore Luca Tescaroli.

I carabinieri di Firenze sono andati di nuovo nei giorni scorsi negli uffici dell’Eni e della Sergen alla ricerca dei documenti mancanti, e-mail, fotografie o il verbale del sopralluogo. La procura lavora in coordinamento continuo con sei consulenti, esperti in varie discipline, che hanno tempo fino alla fine di febbraio per depositare la relazione.

Setaro

Altri servizi

Presunti danni erariali al Comune di Castel Volturno: scatta il sequestro di 214 mila euro

Notificato anche un invito a dedurre I finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Caserta hanno eseguito un provvedimento di sequestro conservativo (ante causam ex...

Delitto di Garlasco, l’incidente probatorio: assente l’impronta di Sempio, dubbi sulla conservazione del materiale

Riaperti i plichi dopo 18 anni: tensione tra consulenti Un lavoro meticoloso di verifica del contenuto dei plichi che raccolgono i reperti di 18 anni...

Ultime notizie

Camera, tensioni in Aula dopo 4 ore di votazioni: l’opposizione attacca, Fratelli d’Italia respinge

Le polemiche sulla presunta «vacanza dell’Aula» Una bagarre dai toni accesi ha animato la Camera dei Deputati al termine dell’approvazione della proposta di legge per...

Lite nella cucina di una masseria: 17enne muore accoltellato nel Casertano

Ferite altre due persone Lite sfocia nel sangue all’interno della cucina di una struttura di ristorazione di una masseria. A perdere la vita un ragazzo...

Più che un’opposizione politica, una squadra di «scappati di casa»

Sinistra: dal sogno delle amministrative al risveglio del referendum Una banda di scappati di casa contro il governo dei record, di cui mette in discussione...