Villa Rosebery: il gioiello neoclassico che incanta Napoli e rappresenta l’Italia

A Posillipo, la residenza del Presidente tra storia e paesaggio mozzafiato

Villa Rosebery, situata sul promontorio di Posillipo a Napoli, è una delle tre residenze ufficiali del Presidente della Repubblica Italiana, unendo prestigio istituzionale e un fascino unico. Questo gioiello neoclassico, circondato da un parco di 6,6 ettari che degrada dolcemente verso il mare, rappresenta una delle proprietà più suggestive della città partenopea, immersa in un paesaggio che abbraccia il Golfo di Napoli, il Vesuvio e le isole di Capri e Ischia.

Da von Thurn a residenza presidenziale

La storia di Villa Rosebery inizia agli albori dell’Ottocento, quando fu costruita come una piccola residenza privata dal nobile austriaco Joseph von Thurn, destinata al riposo e alla tranquillità. La proprietà fu in seguito acquistata dalla principessa di Gerace Maria Antonia Serra e da suo figlio, don Agostino Serra di Terranova, che la convertirono da azienda agricola chiamata «Villa Serra marina». Successivamente, nel 1857, gli eredi Serra vendettero la villa a Luigi di Borbone, ex re delle Due Sicilie, che ne fece una sontuosa dimora di villeggiatura, arricchendola con decorazioni di gusto borbonico.

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La struttura prese l’appellativo di «la Brasiliana» in onore di Gennara di Braganza, consorte di Luigi, che era sorella dell’imperatore del Brasile. In pochi anni, Luigi recintò e ampliò i giardini della villa, arricchendoli di un vasto parco alberato. Egli tenne la villa fino al 1860, anno in cui fu esiliato e di conseguenza l’edificio fu acquistato dal banchiere Gustave Delahante che la tenne per un trentennio senza apportare cambiamenti di rilievo. La proprietà passò poi al primo ministro britannico Archibald Primrose, Lord Rosebery, che la acquisì nel 1897, dandole il nome «Villa Rosebery» con cui è nota oggi.

Dopo un periodo di declino e un utilizzo frammentario, nel 1932 fu donata allo Stato italiano dalla moglie del conte svedese Giorgio Beer. Nel 1934, Maria José diede alla luce nel Palazzo Reale di Napoli la loro primogenita Maria Pia di Savoia, e da quel momento la villa fu ribattezzata «Villa Maria Pia». Nel dopoguerra, la villa divenne ufficialmente una residenza presidenziale, utilizzata principalmente per accogliere ospiti di Stato e come luogo di riposo estivo per il Presidente della Repubblica.

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Villa Rosebery, uno stile sobrio ed elegante

La struttura è composta da diversi edifici principali, tra cui la Palazzina Borbonica, il Casotto Svizzero e la Villa Grande, quest’ultima sede di cerimonie ed eventi istituzionali. Gli interni della villa sono caratterizzati da uno stile sobrio ed elegante, con elementi decorativi che riflettono il gusto neoclassico dell’epoca.

Il parco, vero punto di forza della proprietà, è un capolavoro di architettura paesaggistica. Suddiviso in terrazze panoramiche e arricchito da giardini curati, alberi secolari e sentieri suggestivi, offre una vista privilegiata sul Golfo di Napoli, rendendolo un luogo di pace e armonia.

Villa Rosebery oggi

Oltre alla sua funzione istituzionale, Villa Rosebery è anche un simbolo del patrimonio culturale italiano. Grazie al Fondo Ambiente Italiano (FAI), la residenza viene aperta al pubblico in occasioni speciali, permettendo ai visitatori di esplorarne la storia e di ammirare la magnificenza degli edifici e del parco. Ogni visita è un viaggio attraverso le epoche, tra il fasto borbonico, l’eleganza britannica e la solennità repubblicana.

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