Caivano, l’asse con la mala calabrese per i rifornimenti di droga

Tutti i ruoli di capi e gregari dell’organizzazione Gallo-Angelino decapitata dai carabinieri e dall’Antimafia

Due capi e una sola organizzazione. Massimo Gallo, detto «‘O chiattone» e Antonio Angelino detto «Tibiuccio», erano al vertice dell’omonimo sodalizio criminale che aveva una mission in particolare: il controllo del settore dello spaccio di sostanze stupefacenti sul territorio di Caivano e del Parco Verde.

Angelino e Gallo stabilivano le direttive organizzative in ordine alla scelta dei fornitori, in modo da creare uno stabile canale di approvvigionamento, fissavano tempi, luoghi e modalità di trasporto, custodia e vendita della sostanza stupefacente e rifornivano, in via esclusiva, le singole piazze dispaccio site sul territorio di Caivano e Parco Verde, gestite dai soggetti autorizzati dal clan. Un dettaglio particolare: la droga proveniva dalla Calabria, per accordi con i gruppi criminali calabresi. Tra le 25 piazze di spaccio censite a Caivano ed emerge nell’edificio A3/4 un appartamento che era stato adibito a laboratorio per il taglio e confezionamento dello stupefacente.

Pubblicità

Leggi anche: Caivano, punito per il sospetto di una ‘soffiata’: «La gente deve temere i killer non gli sbirri»

Il ruolo delle donne

Nell’inchiesta emerge il ruolo di alcune donne, tra arrestati e indagati. Tra questi Pasqualina Cepparulo, moglie di Massimo Gallo, ritenuta stretta collaboratrice del marito, a cui vengono attribuiti «compiti di gestione», nell’attività di approvvigionamento, trasporto e custodia della sostanza stupefacente ed assicurava la custodia dei proventi dell’illecita cessione, occupandosi della «cassa comune».

Pubblicità Federproprietà Napoli

Affiliati e anche autonomi

Due coniugi, Massimo Ponticelli e Rosalba Sciarra, avrebbero gestito un’autonoma piazza di spaccio e acquistavano stupefacente da Gallo. Tutti partecipi – quali gestori di singole piazze di spaccio di sostanze stupefacenti, operative sul territorio di Caivano, nei comuni limitrofi e nel Salernitano, per la precisione a Pagani, – ‘autorizzate’ dal clan Gallo-Angelino, alla gestione della piazza, fornivano il proprio contributo acquistando stabilmente ed in via esclusiva al prezzo imposto.

I profili degli indagati

Armando Crisafo avrebbe svolto il ruolo di corriere e trasportatore della sostanza stupefacente. Cosimo Cipolletti e Daniela Massa, si sarebbero occupati della preparazione, del confezionamento, del trasporto e della vendita della sostanza stupefacente. Ma anche della riscossione dei proventi della vendita. Carmine e Antonio Cesarano, detti «I gemelli», gestivano la piazza di spaccio al dettaglio a Maddaloni.

Davide Chivazzo, Stefano Esposito, Salvatore Giordano, Pasquale Mostacciuolo, Gianni Natale, Pasquale Natale e Giuseppe Sollami, si sarebbero occupati di trasporto, confezionamento delle singole dosi, di vigilanza ai luoghi dì spaccio, svolgendo i ruoli di «pali» e «vedette» negli isolati A3/3 e A3/4 del Parco Verde di Caivano; Ettore Broegg, svolgeva il ruolo di «palo» nei luoghi di spaccio; Fabio Pagnano, si sarebbe occupato della vendita della sostanza stupefacente.

Michele Leodato avrebbe collaborato con Massimo Gallo e Vincenzo Di Paola occupandosi della consegna della droga. Pasquale Avallone detto «Borghese», Massimo Bervicato detto «Chiappariello», Antonio Contino detto «180», Luigi De Rosa e Andrea Trapani, vengono indicati come gestori della piazza di spaccio di Pagani. I coniugi Michele Di Caprio (detto «Michele e Maddaloni») e Maria Antonietta Ravanni, avrebbero gestito una medesima piazza di spaccio.

I destinatari delle misure cautelari in carcere sono Umberto Argiento, Pasquale Avallone, Massimo Bervicato, Ettore Broegg, Antonio Casalino, Antonio Cesarano, Carmine Cesarano, Davide Chiavazzo, Cosimo Cipolletti, Antonio Contino, Armando Crisafo, Biagio D’Angelo, Francesco D’Angelo, Luigi De Rosa, Michele Di Caprio, Filomena Di Costanzo, Antimo Di Micco, Antonio Di Micco, Giuseppe Dogali, Antonio Donadio, Giuseppe Esposito, Michele Esposito, Stefano Esposito.

E ancora Nicola Erubino, Antonella Falco, Emanuele Frontone, Francesco Gallinaro, Giacomo Giordano, Antonio Guerra, Lorenzo Lauritano, Francesco Leone, Daniela Massa, Pasquale Mostacciuolo, Gianni Natale, Umberto Palmieri, Giuseppe Palmieri, Antonio Patricelli, Massimo Ponticelli, Maria Antonietta Ravanni, Vincenzo Scaraglia, Rosalba Sciarra, Francesco Sentore, Daniele Domenico Tanzillo, Antonio Tedesco, Francesco Varacalli, Patrizia Vuolato, Raffaele Zambella, Antonio D’Onofrio. Arresti domiciliari per Domenico Falco.

Setaro

Altri servizi

Conte comanda, il Pd obbedisce: la strana idea di democrazia a 5 Stelle

Il capo del M5S detta la linea al Pd: da Elly Schlein solo silenzio Quando Giuseppe Conte parla, lo fa con l’aria di chi finge...

Maestra morì in un incidente stradale: arrestato l’autista del pullman

Distratto dallo smartphone, il mezzo tamponò un tir La colpa dell’incidente mortale che lo scorso 19 maggio lungo l’autostrada Pedemontana a Lomazzo, nel Comasco, costò...

Ultime notizie

Arzano, proclamato il lutto cittadino nel giorno dei funerali di Luigi Romano

Aruta invita i cittadini a sospendere, durante il rito, le attività Il Comune di Arzano ha proclamato il lutto cittadino in occasione dei funerali di...

Operai morti a Napoli: notificati 4 avvisi di garanzia per omicidio colposo

La Procura ha acquisito le sentenze su un indagato Sono stati notificati dalla Procura di Napoli gli avvisi di garanzia (con i quali si ipotizza...

I papiri carbonizzati di Ercolano: finanziamento europeo da 11,5 milioni per decifrarli

Si proverà a recuperare i testi di duemila anni fa L’obiettivo è di riportare alla luce dalle pieghe di papiri carbonizzati dei testi risalenti a...