Il Palazzo dello Spagnolo è situato in pieno centro storico
Il Palazzo dello Spagnolo, situato nel quartiere Sanità di Napoli, in via Vergini 19, è una vera e propria gemma della nostra meravigliosa città. In pieno centro storico, il suo imponente stile barocco sembra invitare qualsiasi passante a entrare e a scoprire le tante bellezze che gli appartengono.
L’edificio è stato anche un set per innumerevoli film tra cui Il Giudizio Universale di Vittorio De Sica, La Pelle di Liliana Cavani, Passione di John Turturro e molti altri ancora, contribuendo a creare scenografie uniche. Inoltre ha ospitato l’Istituto delle guaratelle, museo dei burattini, mentre il secondo e il terzo piano sono in attesa di diventare un museo dedicato a Totò.
Questo edificio rappresenta un vero e proprio inno alla maestosità del popolo napoletano che, con le sue mille sfaccettature, cattura il cuore di chiunque si avvicini. Il Palazzo dello Spagnolo (o Palazzo dello Spagnuolo, ndr.) fu costruito nel 1738 per volere del marchese di Poppano, Nicola Moscati, unificando due palazzi ereditati da sua moglie. Esso venne edificato con l’intento di creare un luogo di incontro che incentivasse la vita sociale.
Ulteriori lavori furono commissionati sia all’architetto Ferdinando Sanfelice, già noto per altre opere architettoniche di rilievo a Napoli, che adottò un approccio innovativo e altamente scenografico, utilizzando lo stile barocco che all’epoca stava vivendo il suo periodo di massimo splendore, che a Francesco Attanasio che progettò lavori in stucco in stile rococò e portati a termine da Aniello Prezioso.
La storia narra che Carlo III di Borbone sostava nel sontuoso palazzo per lasciare i suoi cavalli e prendere dei buoi che erano gli unici animali in grado di trasportarlo fino a Capodimonte. Il nome del palazzo, tuttavia, è legato a Tommaso Atienza, detto «lo Spagnolo», che ne divenne proprietario alla fine del XVIII secolo. Atienza era un commerciante spagnolo che visse nell’edificio, e il suo soprannome rimase indissolubilmente legato al palazzo stesso.

Egli fece costruire l’ultimo piano del Palazzo dello Spagnolo che era ricco di affreschi che, sfortunatamente, andarono perduti a causa dei cattivi lavori di restauro effettuati negli anni. Spendendo tutto per abbellire la sua dimora, Atienza andò in bancarotta e fu costretto a vendere la sua perla che venne poi acquistata dalla famiglia Costa nel 1850. Nel corso degli anni la costruzione divenne proprietà di più famiglie e fu così frammentata, ad eccezione degli appartamenti dell’ultimo piano che, essendo stati acquistati dalla Regione Campania, sono in fase di restauro.
La scala ad ali di falco del Palazzo dello Spagnolo
L’elemento più caratteristico del Palazzo dello Spagnolo è senza dubbio la sua maestosa scala interna, definita «ad ali di falco» che fu una delle soluzioni più audaci di Sanfelice. La scala, oltre a essere funzionale, è di grande impatto estetico. Essa si sviluppa in due rampe che si allargano come ali, creando un effetto di profondità e di movimento continuo; decorata con stucchi e motivi floreali resta unica nel suo genere e sembra essere sospesa tra sogno e realtà.
Sulle porte d’ingresso degli appartamenti sono presenti medaglioni con i ritratti della famiglia che vi abitava all’epoca. Le pareti e le volte del palazzo sono arricchite da elaborati stucchi in stile rococò, un’ulteriore testimonianza della maestria degli artigiani dell’epoca.
Oggi, il Palazzo dello Spagnolo non è solo una meta turistica imperdibile, ma anche un luogo vivo, abitato e vissuto. Non ci sono orari di apertura o chiusura per poter visitare l’edificio, ciò che importa è rispettare la privacy di chi attualmente ci vive all’interno. Le sue sale ospitano eventi culturali, mostre e iniziative legate al territorio, contribuendo alla valorizzazione e alla riscoperta del patrimonio storico di Napoli.
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