Ragazzina sequestrata davanti a scuola, incappucciata e liberata: mistero nel Salernitano

La vittima ha solo 12 anni

Incappucciata e sequestrata all’uscita di scuola e liberata tempo dopo nei pressi di un cimitero: una storia terribile – con sullo sfondo presunti abusi e violenze – ma ancora tutta da chiarire quella che sarebbe avvenuta lunedì nel Salernitano. Vittima, una ragazzina di 12 anni. Sulla notizia, pubblicata da La Città di Salerno, il riserbo di investigatori e inquirenti è totale. La bambina all’uscita di scuola, dove era tornata dopo la pausa natalizia, sarebbe stata «incappucciata a forza e catturata da ignoti che non ha riconosciuto».

Nella ricostruzione ci sarebbe poi un vuoto fino a quando, poco dopo il sequestro, la ragazzina sarebbe stata abbandonata davanti al ‘cimitero degli Inglesi’, a Montecorvino Pugliano, in provincia di Salerno. La mamma è andata a prenderla e portata al pronto soccorso dell’ospedale «Santa Maria della Speranza» di Battipaglia, dove sono intervenuti anche gli agenti del locale commissariato e quelli della Squadra mobile di Salerno (diretti rispettivamente dai vicequestori Giuseppe Fedele e Gianni Di Palma).

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Gli accertamenti e le indagini

Gli accertamenti medici, sempre secondo la ricostruzione del quotidiano, avrebbero escluso una recente violenza sessuale, ma avrebbero evidenziato quelli di una possibile violenza pregressa. Le indagini avrebbero a questo riguardo accertato che anche lo scorso mese di maggio la bambina sarebbe stata incappucciata e catturata, per poi essere rilasciata davanti ad un’altra scuola, di un altro comune, dove il nonno l’ha recuperata.

Fonti investigative confermano che in ospedale non sono state riscontrate lesioni riconducibili a uno stupro avvenuto di recente. Al momento, inoltre, non risultano denunce di precedenti sequestri ai danni della dodicenne, ma vi sarebbe una querela presentata in passato per presunti abusi sessuali, consumati o tentati.

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Al vaglio degli inquirenti c’è ora il racconto della ragazzina, che sarà molto probabilmente di nuovo ascoltata in audizione protetta, assistita da una psicologa. Ed anche i familiari verranno sentiti, anche per capire se qualcuno ce l’abbia con loro. La polizia è al lavoro anche per stabilire se il luogo dove sarebbe stata abbandonata la piccola sia proprio quello, se vi siano testimoni dell’intera vicenda e telecamere che possano aver ripreso almeno alcune fasi del rapimento. La bambina non vive a Battipaglia, ma in un centro della zona, dove sarebbe avvenuto il presunto sequestro.

Il sindaco di Bellizzi

A questo riguardo il sindaco di Bellizzi, Mimmo Volpe, ha scritto su Facebook: «Nessun caso di sequestro alla scuola di Bellizzi. Solo per correttezza e per un’informazione lineare e veritiera. Non c’è stato nessun coinvolgimento della scuola media di Bellizzi sul caso del sequestro della bambina. Resta comunque un fatto grave e inammissibile. Siamo vicini alla famiglia della piccola. Auspichiamo una rapida individuazione di questi irresponsabili e vergognosi individui».

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