Torre Annunziata, il Tar del Lazio: Governo consegni gli atti dello scioglimento

La richiesta nell’ambito di un ricorso proposto dall’ex sindaco Vincenzo Ascione

Due mesi di tempo sono stati concessi al Governo per consegnare tutti gli atti che a inizio maggio portarono al secondo scioglimento in poco più di due mesi del comune di Torre Annunziata, uno dei più importanti e popolosi della provincia di Napoli. L’ha deciso il Tar del Lazio con un’ordinanza istruttoria pubblicata nell’ambito di un ricorso proposto dall’ex sindaco Vincenzo Ascione. Fissata all’8 marzo del prossimo anno l’udienza pubblica collegiale per la valutazione di merito dell’impugnativa.

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Il comune di Torre Annunziata è stato sciolto «anche» per infiltrazioni mafiose. Per l’ente della città vesuviana, già interessato da un’inchiesta che aveva visto il coinvolgimento tra gli altri anche dell’ex sindaco, si è trattato del secondo decreto di scioglimento in appena due mesi e mezzo, dopo quello di carattere strettamente politico scaturito proprio dalle dimissioni di massa seguite all’inchiesta giudiziaria.

Il Tar, considerato che «le doglianze spiegate dalla parte ricorrente possono essere meglio apprezzate in sede di merito», ha ritenuto necessario ai fini della sua decisione «acquisire l’intera documentazione relativa alla procedura in esame, priva di oscuramenti e completa di tutta la documentazione alla stessa allegata». All’Amministrazione è stato assegnato il termine di sessanta giorni per il deposito di quanto richiesto; udienza di merito l’8 marzo del prossimo anno.

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