Nasce l’America’s Cup Partnership: cinque team uniti per il futuro della Coppa

Presentazione ufficiale a Napoli il 21 gennaio

L’America’s Cup entra in una fase decisiva della propria storia con la nascita di una nuova alleanza tra i principali protagonisti della competizione. L’America’s Cup Partnership (ACP) ha annunciato oggi la costituzione di una governance comune che riunisce i team fondatori del più antico evento sportivo internazionale, con l’obiettivo di garantire solidità, continuità e sviluppo nel lungo periodo.

A siglare l’intesa sono cinque squadre che hanno segnato in modo profondo la storia recente della Coppa: Emirates Team New Zealand, Athena Racing, Luna Rossa, Tudor Team Alinghi e K-Challenge. L’accordo rappresenta un passaggio inedito nei 174 anni della manifestazione e punta a costruire un modello condiviso capace di assicurare un futuro stabile e attrattivo alla competizione.

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Dal Protocollo alla nascita dell’ACP

La creazione dell’ACP è la diretta conseguenza dell’accordo sul Protocollo raggiunto nell’agosto 2025 tra Emirates Team New Zealand, in qualità di Defender, e Athena Racing come Challenger of Record. Quell’intesa ha definito i termini della Louis Vuitton 38ª America’s Cup, in programma a Napoli, e ha posto le basi per una riorganizzazione strutturale dell’evento.

«Si tratta di preservare ciò che rende l’America’s Cup straordinaria, costruendo al contempo un modello sostenibile che porti benefici a tutti coloro che condividono la nostra passione per questa grande competizione», ha dichiarato Grant Dalton, CEO del Defender Emirates Team New Zealand. «Stiamo garantendo all’America’s Cup una posizione al vertice dell’innovazione e dello sport professionistico per i decenni a venire».

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Una nuova era per l’Auld Mug

Disputata per la prima volta nel 1851 con una regata intorno all’Isola di Wight, l’America’s Cup, conosciuta anche come “Auld Mug”, precede sia i Giochi Olimpici moderni sia la Coppa del Mondo di calcio ed è riconosciuta come il più antico trofeo internazionale dello sport mondiale.

Nel corso dei decenni, la competizione non è mai rimasta legata al passato, ma ha fatto dell’innovazione la propria cifra distintiva. Già lo Schooner America, vincitore della prima edizione, introdusse soluzioni rivoluzionarie nell’architettura navale, come la prua affilata e le vele piatte, che gli permisero di raggiungere velocità di circa 14 nodi. Da allora, una sequenza continua di avanzamenti tecnologici ha spinto sempre più avanti i limiti della vela, dalla chiglia alata del 1983 fino all’introduzione del foiling nelle regate nel 2013 da parte di Emirates Team New Zealand.

Tecnologia e prestazioni al centro della competizione

Oggi l’America’s Cup è considerata una delle sfide tecniche più complesse dello sport. In oltre un secolo e mezzo di storia, solo quattro nazioni sono riuscite a sollevare il trofeo. Gli attuali AC75 ne sono l’emblema: imbarcazioni in grado di toccare i 55,6 nodi, equivalenti a 102,9 km/h, dotate di sistemi elettronici con una capacità di calcolo paragonabile a quella di cinque monoposto di Formula 1. A bordo vengono monitorati più di 30.000 canali di dati e le fasi di progettazione e sviluppo richiedono oltre un trilione di ore di simulazione.

In questo contesto, la nuova Partnership nasce con l’obiettivo di mantenere la tecnologia al centro della competizione. «L’ACP assicurerà che l’America’s Cup resti il banco di prova definitivo per i migliori velisti e per le più avanzate innovazioni tecnologiche», ha affermato Sir Ben Ainslie, Team Principal di Athena Racing. «Ci permette di continuare a spingere i confini dell’architettura navale e della tecnologia velica, mantenendo la tradizione della Coppa come catalizzatore di innovazione e fornendo al contempo la stabilità necessaria per far crescere il nostro pubblico».

Le linee guida della nuova Partnership

La struttura dell’ACP si fonda su alcuni pilastri chiave. Il primo riguarda l’introduzione di un ciclo biennale, con un’America’s Cup programmata ogni due anni, per offrire un calendario regolare e prevedibile a tifosi, sponsor e broadcaster, favorendo una pianificazione a lungo termine e l’ampliamento del pubblico globale.

Un secondo elemento è la gestione indipendente dell’evento, affidata a un team internazionale dedicato esclusivamente all’eccellenza sportiva e allo sviluppo commerciale, così da garantire coerenza operativa tra un’edizione e l’altra. Centrale è anche il tema della sostenibilità economica, attraverso la condivisione dei ricavi e nuove misure di controllo dei costi, con l’obiettivo di rendere la competizione più equilibrata senza rinunciare al ruolo di avanguardia tecnologica.

Infine, la Partnership conferma un forte orientamento al futuro, con l’impegno a proseguire e rafforzare la Women’s America’s Cup e la Youth America’s Cup, creando percorsi di accesso più inclusivi e diversificati. In questo quadro rientra anche la presenza obbligatoria di almeno una donna a bordo degli AC75 in occasione della Louis Vuitton 38ª America’s Cup.

Le voci dei team fondatori

«La nascita dell’America’s Cup Partnership segna un momento storico per la competizione più antica dello sport internazionale. Luna Rossa ha scelto di aderire a un progetto volto a garantire stabilità, sostenibilità e continuità all’America’s Cup, nel rispetto dei suoi valori e della sua capacità di innovare. Una scelta responsabile verso lo sport, i nostri tifosi e le future generazioni di velisti italiani», ha commentato Max Sirena, CEO di Luna Rossa.

Sulla stessa linea Ernesto Bertarelli, proprietario di Tudor Team Alinghi: «Questa partnership rappresenta l’impegno collettivo per elevare ulteriormente la vela sulla scena sportiva globale, restando fedeli alle tradizioni, ai valori e allo spirito competitivo dell’America’s Cup. Lavorando insieme per creare una struttura più trasparente e collaborativa, garantiamo che questa competizione iconica prosperi per le generazioni future. Siamo orgogliosi di far parte delle sue fondamenta, rinnovando e rafforzando al contempo la nostra partnership di lungo periodo con Tudor».

Anche K-Challenge sottolinea il valore strategico dell’iniziativa. «La Francia è un Paese storico per la vela e per l’America’s Cup. K-Challenge è coinvolta dal 2001 in diverse sfide francesi; è quindi diventata una missione partecipare al futuro dell’America’s Cup come uno dei membri fondatori della nuova Partnership, accanto a team leggendari come Emirates Team New Zealand, Athena Racing, Luna Rossa e Tudor Team Alinghi», ha spiegato Stephan Kandler, co-CEO del team. «Questo rafforzerà la visibilità e l’immagine dell’America’s Cup. È un’opportunità straordinaria per l’evento e per i team di crescere allo stesso livello delle principali proprietà sportive mondiali».

Le prossime tappe verso Napoli 2027

I cinque team fondatori presenteranno congiuntamente ulteriori dettagli sull’America’s Cup Partnership il 21 gennaio 2026 a Napoli, occasione in cui verranno annunciate anche le date dell’America’s Cup Match.

Resta inoltre aperto fino al 31 gennaio 2026 il periodo di iscrizione alla Louis Vuitton 38ª America’s Cup, consentendo a nuovi potenziali team di aderire all’ACP e di partecipare alla competizione che si svolgerà a Napoli nel 2027.

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