Detenuti e figli insieme per un laboratorio di emozioni e rinascita
Un momento di straordinaria intensità si è vissuto questa mattina presso la Casa di Reclusione “Filippo Saporito” di Aversa, dove si è tenuto l’evento “Desiderio per Natale”, promosso dalla Cooperativa Amira nell’ambito del progetto “Ricomincio da Dentro ”, in collaborazione con il Garante dei Diritti delle Persone Private della Libertà personale della Regione Campania Samuele Ciambriello e con la direzione dell’Istituto penitenziario.
Tredici detenuti hanno potuto condividere un laboratorio creativo con i propri figli: insieme hanno scritto lettere a Babbo Natale e realizzato decorazioni natalizie, in un’atmosfera carica di affetto, emozione e speranza.
“Restituire umanità al carcere significa preservare e ricostruire i legami affettivi, soprattutto tra genitori e figli. I bambini non devono pagare il prezzo degli errori degli adulti. Alla certezza della pena deve affiancarsi la qualità della stessa: una detenzione che educhi, responsabilizzi e apra spazi di relazione. Eventi come questo ci ricordano che anche in carcere c’è una possibilità di rinascita”, ha dichiarato il Garante dei diritti dei detenuti della Campania Prof. Samuele Ciambriello.
“Vedere padri e figli condividere un momento così intimo e significativo, costruendo insieme un piccolo Natale all’interno del carcere, dimostra che la rieducazione passa innanzitutto attraverso la sfera affettiva e relazionale» ha dichiarato la presidente della Cooperativa Amira, Manuela Capozzi, a margine dell’incontro.
“Il progetto Ricomincio da Dentro nasce con l’obiettivo di offrire opportunità concrete di riconnessione emotiva, attraverso spazi, strumenti e relazioni che aiutino a ricucire legami profondi. Restituire senso, presenza e futuro a chi ha commesso errori, ma non ha mai smesso di amare, è la nostra sfida più grande. Ringrazio sentitamente la direttrice della Casa di Reclusione di Aversa la dottoressa Carla Mauro, l’intera macchina amministrativa dell’istituto e i professionisti di Amira per l’impegno e la sensibilità dimostrati. Questo laboratorio ha reso tangibile il significato più autentico del Natale: la vicinanza, l’affetto e la possibilità di rinascita, anche all’interno di un contesto di restrizione”.




