Dalla scena italiana ai palchi esteri, un viaggio di scelte coraggiose
Simona Molinari, nata a Napoli e cresciuta a L’Aquila, ha iniziato a studiare canto a otto anni, passando dalla musica leggera e jazz alla formazione classica, diplomandosi al Conservatorio Alfredo Casella. Classe 1983, dopo l’esperienza nei piano bar, nel 2006 ha vinto il «Premio 25 Aprile» come miglior cantante. Nel 2007 ha avviato un progetto jazz-pop con il produttore Carlo Avarello e ha debuttato a teatro in spettacoli di «Davide Cavuti», recitando accanto a «Michele Placido», «Edoardo Siravo» e «Caterina Vertova». Nello stesso anno ha interpretato il musical «Jekyll & Hyde» con Giò Di Tonno.
- Sanremo, solidarietà e riconoscimenti
- Un anno di jazz, premi e palcoscenici internazionali
- Premi, collaborazioni e il terzo album
- Teatro, televisione e il quarto album: l’ascesa internazionale
- «Casa mia», «Coincidences» e una maternità artisticamente difficile
- «Petali» e il ritorno alla scena con «Hasta siempre Mercedes»
- Il brano scelto: «Petali»
Sanremo, solidarietà e riconoscimenti
Il 2009 è stato un anno cruciale per Simona Molinari, che, dopo aver vinto il concorso «Sanremolab» nel dicembre 2008, conquista il palco dell’Ariston con il brano «Egocentrica», presentato nella categoria «Giovani» e impreziosito da un duetto con «Ornella Vanoni». Il brano diventa il suo primo singolo, dando così il titolo all’album d’esordio, pubblicato il 20 febbraio. Da questo lavoro nasce anche «Nell’aria», scritto in collaborazione con Giò Di Tonno.
Pochi mesi dopo, il terremoto dell’Aquila scuote profondamente la sua città. Simona risponde con la musica incidendo «Ninna nanna» insieme al pianista «Nazzareno Carusi», un brano venduto in allegato al quotidiano «Libero» per raccogliere fondi a favore delle vittime. Il brano verrà poi incluso nell’album «Petrolio» di Carusi nel 2011.
Sempre nel 2009 partecipa al concerto benefico «Amiche per l’Abruzzo» allo stadio San Siro, evento che verrà documentato in un DVD pubblicato l’anno successivo. Intanto, «Egocentrica» viene selezionato tra i finalisti del «Premio Mogol» e le vale il «Premio Lunezia Nuove Stelle» per il valore musico-letterario. A coronare un anno intenso, condivide il palco del «Premio Carosone» con «Vinicio Capossela», confermandosi una delle voci più promettenti della scena musicale italiana.
Un anno di jazz, premi e palcoscenici internazionali
Nel 2010 Simona Molinari consolida la sua presenza nel panorama musicale italiano e internazionale. Torna a collaborare con Ornella Vanoni nel singolo «Amore a prima vista», che conquista la Top 10 e diventa il brano simbolo del suo secondo album «Croce e delizia», pubblicato il 22 giugno. Il disco include anche contributi di prestigio, come quelli di «Fabrizio Bosso» e del «Solis String Quartet».
Nello stesso periodo riceve importanti riconoscimenti: a maggio viene premiata ai «Wind Music Awards» come «Miglior Giovane Artista» e a luglio ottiene il suo secondo Premio Lunezia, questa volta nella categoria Jazz d’autore, proprio per «Amore a prima vista».
Il 2010 è anche l’anno della sua apertura al mondo: Simona intraprende un tour internazionale che la porta in Asia, con tappe a Hong Kong, Macao e Shanghai, e prosegue in città come Parigi, Montreal, Pechino, Ginevra, Rio de Janeiro e Tokyo, dove si esibisce al celebre Blue Note. Un viaggio musicale che conferma la sua versatilità e il respiro globale della sua arte.
Premi, collaborazioni e il terzo album
Nel maggio 2011 Simona Molinari viene premiata ai «Wind Music Awards» con il riconoscimento conferito da Confindustria Cultura Italia, in collaborazione con le associazioni FIMI, AFI e PMI. Durante l’evento presenta in anteprima il brano «Forse», nato dalla sinergia artistica con il jazzista «Danny Diaz», originario di Hong Kong.
Poco dopo pubblica «In cerca di te», una nuova versione del brano «Perduto amore» del 1945, interpretata insieme al cantautore «Peter Cincotti». Entrambi i pezzi fanno parte del suo terzo album, «Tua», uscito il 18 ottobre dello stesso anno. Il titolo richiama una celebre canzone del 1959 firmata da «Bruno Pallesi» e «Walter Malgoni», portata al successo da interpreti come «Mina», «Tonina Torrielli» e «Jula De Palma». Il disco si arricchisce della partecipazione di musicisti di fama internazionale, tra cui «Danny Diaz» e il pianista «Dado Moroni», confermando la vocazione jazz-pop dell’artista.
Teatro, televisione e il quarto album: l’ascesa internazionale
Nel 2013 Simona Molinari torna sul palco dell’Ariston affiancata da «Peter Cincotti», presentando due brani: «Dr. Jekyll Mr. Hyde», un pezzo inedito firmato da «Lelio Luttazzi» e «Alberto Zeppieri», e «La felicità», scelto per la gara ufficiale. Quest’ultimo conquista il pubblico e ottiene la certificazione di disco d’oro, piazzandosi tredicesimo nella classifica finale.
Pochi giorni dopo, il 14 febbraio, esce l’album omonimo «Dr. Jekyll Mr. Hyde», un progetto musicale ricco di contaminazioni e ospiti prestigiosi. Oltre a Cincotti, partecipano artisti come «Gilberto Gil», «Roberto Gatto» e il collettivo torinese «The Sweet Life Society». Il disco, che include anche un contributo speciale del pianoforte di Luttazzi, raggiunge la sedicesima posizione nella classifica FIMI.
Durante l’estate Molinari partecipa al programma musicale «Napoli prima e dopo», dove interpreta il classico «Maruzzella». A dicembre vola negli Stati Uniti per un’esibizione al Blue Note di New York, portando la sua musica oltre oceano. L’anno seguente torna a Sanremo come ospite, accompagnando «Renzo Rubino» nella serata dedicata ai grandi cantautori italiani, con una versione di «Non arrossire» di Giorgio Gaber.
Nel marzo 2014 si esibisce in Russia, con concerti al Club Manon e al Teatro Estrade di Mosca. Nello stesso periodo debutta nel musical «Jesus Christ Superstar», interpretando Maria Maddalena, e diventa presenza fissa nel programma televisivo «Sogno e son desto», condotto da Massimo Ranieri. Sempre nel 2013 firma la sigla iniziale della serie «I delitti del Barlume» con il brano «Fidati di me», confermando la sua versatilità tra musica, teatro e televisione.
«Casa mia», «Coincidences» e una maternità artisticamente difficile
Nel dicembre 2015 Simona Molinari pubblica «Casa mia», il suo quinto album in studio, che debutta tra i primi trenta della classifica FIMI. Nello stesso anno l’artista rende omaggio alla leggendaria Ella Fitzgerald con il tour «Loving Ella», un tributo elegante e sentito alla regina del jazz.
Nel 2016 il brano «Coincidences» viene scelto per accompagnare la colonna sonora del film «Tiramisù», diretto da Fabio De Luigi, segnando un’incursione nel mondo del cinema. L’anno successivo, nell’estate 2017, Molinari è tra gli ospiti del prestigioso festival Umbria Jazz, dove porta la sua voce e il suo stile raffinato.
A partire dall’autunno 2018 entra nel cast fisso del programma televisivo «CR4 – La Repubblica delle Donne», condotto da Piero Chiambretti su Rete 4, esibendosi come ospite musicale. Nello stesso periodo pubblica il singolo «Maldamore», che segna una nuova fase della sua produzione artistica.
Nel 2022, in un’intervista, Molinari racconta con sincerità le difficoltà incontrate dopo la maternità del 2015, rivelando come la sua scelta di diventare madre abbia influenzato negativamente la percezione della sua figura artistica nel mondo discografico: «Mi è stato fatto capire chiaramente che il fatto che fossi madre mi rendeva discograficamente meno interessante. Come se una cosa condizionasse l’altra.»
«Petali» e il ritorno alla scena con «Hasta siempre Mercedes»
Dopo un periodo di pausa discografica durato diversi anni, Simona Molinari riappare nel panorama musicale italiano nel 2020, partecipando alla serata dei duetti del Festival di Sanremo al fianco di Raphael Gualazzi. Insieme interpretano «E se domani», omaggio a uno dei brani più iconici della musica italiana, segnando il preludio a una nuova fase creativa per l’artista.
A partire dal 2021, dopo sei anni dall’ultimo disco e ben otto dall’ultimo album di inediti, Molinari torna con una serie di singoli che anticipano il suo sesto progetto discografico. Il primo, «Davanti al mare», viene pubblicato il 24 settembre 2021, seguito da «Tempo da consumare» il 28 dicembre e «Lei balla sola» il 4 marzo 2022. Questi ultimi due brani, scritti dal noto autore «Fabio Ilacqua», mostrano una nuova sensibilità musicale e una maturità artistica che si riflette nel disco «Petali», uscito il 1º aprile 2022. Successivamente viene rilasciato anche il brano «Come un film», che arricchisce ulteriormente il progetto.
«Petali» rappresenta un ritorno intenso e personale, accolto con entusiasmo dalla critica e premiato nell’autunno dello stesso anno con la Targa Tenco nella categoria «Miglior interprete», uno dei riconoscimenti più prestigiosi della musica d’autore italiana.
Parallelamente alla musica, Molinari si dedica al teatro, portando in scena «El Pelusa y la Negra», un’opera che immagina un dialogo poetico e musicale tra Diego Armando Maradona e Mercedes Sosa. Da questo spettacolo nasce l’album «Hasta siempre Mercedes», pubblicato nel 2024 con testi firmati da «Cosimo Damiano Damato». Il disco le vale una seconda Targa Tenco e il Premio Maria Callas di New York, confermando la sua capacità di reinventarsi e di esplorare nuovi linguaggi artistici.
In contemporanea, Molinari diventa ospite musicale fissa del programma «Luce Social Club», in onda ogni venerdì su Sky Arte, dove continua a raccontarsi attraverso la musica, tra eleganza, profondità e contaminazioni culturali.
Il brano scelto: «Petali»
Quando ciò che alimenta un legame si dissolve, trovare un senso diventa un’impresa delicata. Le parole perdono peso, e il tempo assume il volto di un balsamo silenzioso, capace di lenire. Anche i ricordi più intensi si fanno evanescenti, fragili come fiocchi di neve al sole o come petali sospinti dal vento. Forse la vera sfida è proprio questa: riuscire a proteggerli, a tenerli stretti, mentre tutto intorno cambia e si allontana.
La casa è vuota ormai
Ormai non ho bisogno di parlare
Parlare
Di come siamo noi
Due anime da consolare
E il bene che mi vuoi sa farmi male
Ma cos’è questa paura?
Non l’ho avuta mai
Mi sciolgo come neve al sole
Quante inutili parole
Tutto fugge via
Evade dalla mente
Ma se ogni cosa può cambiare
E il tempo ci farà dimenticare
Da domani allora
Cosa resterà di me e di te?
Ricorderò di noi
Quando il silenzio porterà il dolore
Altrove
Ma cos’è questa paura?
Non ne ho avuta mai
Mi sciolgo come neve al sole
Quante inutili parole
Tutto fugge via
Evade dal presente
Ma se ogni cosa può cambiare
E il tempo ci farà dimenticare
Ciò che siamo stati
Cosa resterà di quei sorrisi se non posso più cercarti
Quella felicità
Non la perderò, mai
Come neve che suda di bellezza
Eterna e breve se il sole l’accarezza
Siamo neve che cade e si spegne
È una strada che non si sceglie
Ma solo si attraversa
Come neve che suda di bellezza
Eterna e breve se il sole l’accarezza
Siamo neve che cade e si spegne
Dimmi se non è l’amore
Cosa resterà di me e di te




