Chiuderà dal 26 al 28 ottobre. Disagi per 15mila utenti
Il trasporto pubblico a Napoli continua a essere una chimera. Disservizi, sospensioni improvvise e mancanza di alternative adeguate accompagnano quotidianamente i cittadini, costretti a fare i conti con un sistema di mobilità che sembra non trovare pace. L’ennesima dimostrazione arriva dalla funicolare di Chiaia, che da domenica prossima e fino a martedì resterà chiusa al pubblico, causando gravi disagi ai circa 15mila passeggeri che la utilizzano ogni giorno. Nessun servizio sostitutivo, al momento, è stato previsto, lasciando ancora una volta pendolari e residenti senza soluzioni pratiche per i loro spostamenti tra Vomero e Chiaia.
L’annuncio è arrivato direttamente dalla pagina Facebook dell’Azienda Napoletana Mobilità (ANM), che ha comunicato una «manutenzione programmata» dell’impianto dal 26 al 28 ottobre. Tuttavia, la nota non chiarisce la natura degli interventi né spiega i motivi di un nuovo stop così prolungato a meno di un anno dalla riapertura, dopo 28 mesi di chiusura per la revisione ventennale. A preoccupare ulteriormente è l’assenza di un piano alternativo: non è stata prevista alcuna navetta sostitutiva per garantire la mobilità dei passeggeri abituali.
Utenti costretti a subire continui disservizi
«Dopo 28 mesi di fermo per eseguire i lavori di revisione ventennale, la funicolare di Chiaia, in questi quasi nove mesi da quando il 31 gennaio scorso ha ripreso le corse, sta suscitando le ire e la giusta rabbia dei 15mila utenti che la utilizzano», denuncia Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari e già presidente della Circoscrizione Vomero che sottolinea come i problemi, anziché risolversi, si sono moltiplicati: guasti improvvisi, fermate soppresse e interruzioni che continuano a rendere incerto il servizio.
Capodanno ricorda come i fermi si siano verificati più volte già nei mesi di febbraio e marzo, subito dopo la riapertura dell’impianto, e siano proseguiti nei periodi successivi. «In una di queste circostanze – spiega – i passeggeri furono addirittura costretti a utilizzare le scale laterali della galleria per raggiungere la stazione più vicina dopo che i treni si erano bloccati tra una stazione e l’altra per un guasto improvviso».
Un investimento milionario dai risultati deludenti
«Si tratta di una situazione inaccettabile – aggiunge Capodanno – che desta non poche preoccupazioni oltre a causare la giusta protesta degli utenti, costretti a utilizzare il mezzo proprio per gli spostamenti affrontando il traffico caotico che si registra in questo periodo in città, aggravato dall’apertura di numerosi cantieri stradali». Il presidente del Comitato Valori collinari chiede un intervento degli organi di controllo, ricordando che i lavori di revisione ventennale sono costati ben 9 milioni di euro di fondi pubblici: «Un investimento ingente che, a distanza di pochi mesi, mostra risultati del tutto deludenti».




