Il bus colpito da sassi e mattoni
Un episodio di brutale violenza si è consumato nella tarda serata di ieri lungo la superstrada Rieti-Terni, nei pressi dello svincolo di Contigliano. Un pullman che trasportava i sostenitori del Pistoia Basket di Serie A2 è stato preso d’assalto, presumibilmente, da un gruppo di tifosi del Rieti. Durante l’attacco, il secondo autista, Raffaele Marianella, è rimasto ucciso dopo essere stato colpito da un mattone scagliato contro il parabrezza del mezzo.
Secondo una prima ricostruzione, i vandali hanno lanciato pietre e altri oggetti contundenti contro la parte anteriore del bus. Marianella, seduto accanto al collega al momento alla guida, è stato centrato in pieno da uno dei proiettili. I soccorsi sono stati immediati, ma le sue condizioni si sono rivelate da subito disperate: l’uomo è deceduto poco dopo.
Le forze dell’ordine sono giunte sul posto per avviare i rilievi e ricostruire la dinamica. Al momento non risultano fermi, ma sono in corso le indagini per identificare i responsabili.
Le ostilità tra le due tifoserie erano iniziate all’interno del palazzetto, durante l’intervallo lungo tra il secondo e il terzo quarto. La polizia era intervenuta per evitare scontri diretti, riuscendo temporaneamente a contenere la situazione. Tuttavia, al termine della gara, la tensione si è spostata all’esterno, dove si è consumata la tragedia.
L’agguato sulla statale
Dopo l’uscita dal palazzetto, le forze dell’ordine avevano scortato il convoglio di tifosi pistoiesi fino a un tratto ritenuto sicuro. Ma, poco dopo, un gruppo di supporter reatini avrebbe inseguito il pullman lungo la statale 79 in direzione Terni. All’altezza di Contigliano è avvenuto l’assalto: una pioggia di sassi e mattoni ha colpito la parte frontale del mezzo.
Una decina di tifosi locali sono stati portati in questura per essere ascoltati, ma nessuno è stato trattenuto. «All’improvviso il nostro pullman è stato colpito da una pioggia di sassi che arrivavano dal basso. Non ci eravamo accorti di nulla, perché sulla strada non c’era nessuno. Siamo tutti sconvolti», ha raccontato uno dei passeggeri a «ilGiornale». Gli investigatori non escludono che si sia trattato di un’azione pianificata nei dettagli.
La Sebastiani Rieti Basket ha immediatamente messo a disposizione un altro mezzo per consentire ai tifosi pistoiesi di rientrare in Toscana. Tuttavia, il questore ha disposto che tutti i presenti sull’autobus restassero sul posto per rendere le loro testimonianze.
Il club reatino, attraverso una nota ufficiale, ha espresso dolore e sgomento per l’accaduto: «Forse non riusciremo mai a metabolizzare quanto è accaduto nella serata di ieri, dopo la partita. Il trascorrere delle ore rende tutto ancora più amaro e inspiegabile, ore in cui come club abbiamo portato avanti delle riflessioni. In attesa del progredire delle indagini che, ci auguriamo, possano far luce in maniera chiara e definitiva su quanto accaduto, abbiamo deciso che in senso di rispetto verso la vittima ed i suoi cari osserveremo un silenzio stampa che si protrarrà a tempo indeterminato».
«Pertanto – aggiunge la società reatina -, nessuno dei nostri tesserati è autorizzato a rilasciare alcuna dichiarazione. Sarà la società, una volta chiariti i fatti, a muoversi attraverso comunicazioni ufficiali. La richiesta è quindi di rispettare questa decisione, dopo fatti che ci sconvolgono e che lasciano un segno profondo dentro tutti noi».
Il Pistoia Basket
Anche la società Pistoia Basket 2000 Ssd arl «ha appreso con sgomento la notizia della morte di uno dei due autisti in servizio su un pullman che trasportava i tifosi biancorossi di ritorno dalla trasferta di Rieti. Alla luce delle prime notizie emerse, e in attesa dei riscontri ufficiali della magistratura, la Società si dichiara sconcertata per la dinamica che ha provocato l’incidente. Il presidente Joseph David e tutto il Club si stringono attorno alla famiglia dell’autista e partecipano al dolore dei suoi cari».
Le reazioni
Sulla vicenda è intervenuta anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni: «Una notizia terribile che lascia senza parole. L’assalto al pullman dei tifosi del Pistoia Basket, costato la vita a un autista colpito da un mattone, è un atto di violenza inaccettabile e folle».
«Esprimo il mio profondo cordoglio alla famiglia della vittima e la mia vicinanza a chi ha assistito a questa tragedia – aggiunge -. Confido che i responsabili di questo gesto vigliacco e criminale vengano individuati e assicurati rapidamente alla giustizia».
«Ma come è possibile morire così, mentre si torna a casa dopo una partita di basket? È sconvolgente l’assalto perpetrato questa sera vicino Rieti da delinquenti che si sono trasformati in assassini e non potranno mai essere definiti tifosi. Lo sport è vita e questi criminali sono lontani anni luce dai valori sportivi. Le nostre condoglianze alla famiglia del secondo autista del pullman dei tifosi di Pistoia, colpito a morte dalla follia omicida» ha affermato il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi.
«Un atto criminale scioccante. Ci auguriamo che venga immediatamente accertata la dinamica dei fatti e venga fatta piena giustizia». Così sui social il sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi, a seguito della notizia. «L’intera comunità reatina condanna con sdegno questo atto spregevole che nulla ha a che fare con Rieti e con lo sport – ha concluso – Esprimiamo vicinanza ai familiari del defunto, alla società e alla Città di PIstoia»




