Non esiste solo piazza Plebiscito, Scampia chiede attenzione: concerti anche qui

Una petizione per «allargare la città»

Mentre c’è chi si lamenta dei troppi concerti consecutivi in piazza del Plebiscito, c’è chi raccoglie firme per ottenere concerti anche nelle piazze di periferia. Oltre 200 firme sono state raccolte in 24 ore per chiedere al Comune di Napoli di organizzare grandi eventi anche a Scampia, precisamente in piazza San Giovanni Paolo II, un tempo chiamata piazza «Grandi Eventi». La raccolta firme è stata avviata dal Coordinamento Territoriale Scampia.

«Negli ultimi anni – si legge nella descrizione della raccolta firme – con eventi come Red Bull 64 Bars, Smean Energy e le feste scudetto, Scampia ha dimostrato di poter ospitare grandi manifestazioni senza creare disagi né a chi era in piazza né, tantomeno, ai cittadini locali, che hanno sempre accolto questi eventi favorevolmente».

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«Nel mese di settembre 2025 – prosegue – abbiamo visto piazza del Plebiscito, patrimonio culturale e simbolico per tutti i napoletani, occupata per un mese intero con ben 16 spettacoli, causando congestione nel centro della città e disservizi a chi già deve muoversi tra strade affollate. Per questo chiediamo al sindaco di Napoli e alla sua amministrazione: perché non utilizzare anche piazza Giovanni Paolo II a Scampia come luogo per i grandi eventi?»

«Estendere gli eventi a piazza Giovanni Paolo II – conclude – porterebbe benefici non solo al centro città, ma anche alle altre aree di Napoli, creando un equilibrio tra le varie zone e promuovendo una città più vivibile e accessibile per tutti».

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L’associazione Coordinamento Periferie Unite chiede quindi al Comune di Napoli «di considerare seriamente questa proposta, affinché le grandi manifestazioni possano svolgersi anche nel perimetro della città, valorizzando ulteriormente la nostra Napoli e permettendo a tutti di godere degli eventi senza disagi».

Le proteste dei residenti del centro storico

La petizione firmata dai residenti delle zone limitrofe a piazza del Plebiscito contro i grandi eventi organizzati nella piazza ha raggiunto circa un migliaio di firme. Il sindaco ha tranquillizzato i firmatari: «Terremo conto delle vostre richieste».

L’appello degli attivisti: «Allargare la città»

Giuseppe Mancini, un attivista dell’area nord, ha pubblicato un video su TikTok in cui legge le parole della presidente della I Municipalità, Giovanna Mazzone, che lamenta i disagi dopo le prime notti di concerti in piazza del Plebiscito. «Ben 16 concerti – dice Giuseppe – organizzati solo nel mese di settembre. Questo significa che, un giorno sì e un giorno no, le strade adiacenti a piazza del Plebiscito sono chiuse. Oltre a un mese intero in cui la piazza viene occupata da impalcature. La soluzione c’è, è sotto gli occhi di tutti, noi lo diciamo da anni ormai: bisogna allargare la città. Lo diciamo continuamente, soprattutto dopo i successi avvenuti a Scampia, dove per tre anni consecutivi si è tenuto il 64 Bars Live di Red Bull».

«Non è vero che mancano spazi per i concerti»

«Non è vero che in città non ci sono spazi o che i concerti debbano essere svolti esclusivamente nei salotti della città. Io non ricordo a Milano o Roma piazze occupate per un mese intero. Le piazze sono solitamente utilizzate per eventi straordinari, non per eventi privati di singoli artisti. Per carità, è bellissimo assistere a concerti nella piazza che probabilmente è la più bella d’Italia, ma non è più sostenibile per i disservizi, per chi vive nei dintorni, per una questione di equità e valorizzazione di tutta la città. Vogliamo unirci alla raccolta firme dei residenti di San Ferdinando. Quindi, lanciamo una raccolta firme per chiedere di organizzare eventi in piazza a Scampia». Alla fine del video Giuseppe appone la prima firma sul documento, che oggi ha superato le 270 firme.

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