Perquisizioni a casa di zii e genitori di Sempio e del magistrato
L’ex procuratore di Pavia nel 2017 avrebbe ricevuto «una somma indebita di denaro, nell’ordine di 20/30mila euro, per favorire Andrea Sempio», indagato allora come oggi per il delitto di Chiara Poggi. Lo si evince dal decreto di perquisizione nei confronti dello stesso Mario Venditti, dei carabinieri Silvio Sapone e Giuseppe Spoto, di Andrea Sempio, i suoi genitori e una serie di parenti, firmato dal pm di Brescia Claudia Moregola e dal procuratore Francesco Prete. Una deduzione che si basa su un appunto a mano, sequestrato durante la perquisizione dello scorso 14 maggio, che avrebbe scritto Giuseppe Sempio, padre di Andrea, in cui sono riportate le parole «Venditti», «gip archivia» e «20-30» con il simbolo dell’euro.
Il magistrato in pensione – come anticipato dai social del Tg1 – è indagato dalla Procura di Brescia, competente per eventuali reati commessi dai magistrati in servizio nel distretto di Corte d’appello di Milano, per corruzione in atti giudiziari.
Le perquisizioni sono, nelle dimore dell’ex procuratore di Pavia, Mario Venditti, a Pavia, Genova e Campione d’Italia (Como) dove Venditti è presidente del cda del Casinò, operate dai Carabinieri di Milano e dalla Gdf di Pavia. Altre perquisizioni sono in corso a casa di Giuseppe Sempio e Daniela Ferrari, i genitori di Andrea Sempio, a Garlasco (Pavia) e dove si è trasferito anche Andrea Sempio, che viveva a Voghera (Pavia) dopo l’apertura dell’inchiesta su di lui nel nuovo filone aperto dalla Procura di Pavia. Perquisizioni anche nei domicili dei tre zii da parte di padre di Andrea Sempio, e a casa di due carabinieri in congedo che lavoravano nella sezione di Polizia giudiziaria del Tribunale pavese quando era procuratore Venditti.