La sindaca di Genova Silvia Salis si è dissociata
«Vi abbiamo già appesi per i piedi una volta». La frase, gridata da un esponente del Pd a una collega di Fratelli d’Italia, ha scatenato un finimondo nell’aula del consiglio comunale di Genova. La sindaca Silvia Salis si è dissociata, il consigliere democratico ha finito per chiedere scusa. A far scoppiare lo scontro tra maggioranza e opposizione è stata la richiesta, da parte della minoranza di centrodestra, di osservare un minuto di silenzio in memoria di Charlie Kirk, l’attivista conservatore americano ucciso il 10 settembre.
La proposta è stata respinta dalla maggioranza, scatenando la protesta. Nel corso di un acceso botta e risposta, il consigliere comunale del Pd Claudio Chiarotti si è rivolto alla capogruppo di Fratelli d’Italia, Alessandra Bianchi, urlando: «Non dire ca…te, vi abbiamo già appesi per i piedi una volta».
Le reazioni
La frase ha provocato la sospensione della seduta e un’ondata di reazioni politiche. Chiarotti ha poi chiesto scusa: «Sono andato sopra le righe, chiedo scusa. La mia affermazione non era riferita a qualcuno in quest’aula. Rivendico il mio essere antifascista e non penso che qui dentro ci siano fascisti».
La sindaca Silvia Salis si è dissociata: «Ha sbagliato, ha detto una cosa grave». Le opposizioni, tuttavia, giudicano insufficienti le scuse. «Quanto accaduto è di una gravità inaudita e non può essere minimizzato – hanno scritto in una nota congiunta -. Parole simili sono incompatibili con il ruolo istituzionale di chi le ha pronunciate, un’offesa all’intera città».
La diretta interessata, Alessandra Bianchi (FdI), ha affermato: «Le scuse a livello personale sono accettabili, ma non possiamo accettare un clima come questo, perché ‘l’odio moltiplica l’odio e la violenza moltiplica la violenza’, come ha ricordato il presidente Mattarella. Prendiamo atto che per il sindaco e per la maggioranza, minacciare un eletto è ritenuto ‘accettabile’».
Dura la presa di posizione della deputata Ilaria Cavo (Noi Moderati-Orgoglio Genova): «Le esternazioni di Chiarotti sono inascoltabili, certi toni non dovrebbero entrare in consiglio comunale. Se non fossero arrivate le scuse, avremmo chiesto le dimissioni». La senatrice Raffaella Paita (Italia Viva) ha commentato: «Giusta e opportuna l’immediata presa di distanza da parte della sindaca Salis. Prendo atto delle scuse espresse dal consigliere, ma lo scontro politico non può mai scadere nel vilipendio, nell’insulto e nella violenza». Anche il presidente del consiglio regionale, Stefano Balleari, ha espresso ferma condanna: «Il linguaggio e la buona educazione sono alla base del confronto democratico, chi non rispetta queste regole, non è degno di stare in quell’aula».