L’aspirante governatore ha “cancellato” Crotone e Vibo Valentia
Pasquale Tridico non è ancora arrivato alla Cittadella regionale Jole Santelli, a Catanzaro, ma si è già “mangiato” due province. Chissà se le ha anche digerite. Al candidato governatore della Calabria del campo largo o santo (fate voi) alle prossime regionali del 5-6 ottobre, durante la puntata di un talk della televisione locale “Perfidia”, in onda su LaC, è stato chiesto se non ritenesse di essere stato per troppo tempo lontano dalla sua terra d’origine per poterne oggi garantire il rilancio.
Al che, l’ex presidente dell’Inps – padre del reddito di cittadinanza e attualmente europarlamentare (per evitargli, dopo un lavoro di così grande rilevanza, l’onta di una scrivania di seconda fila, ndr) – ha risposto orgogliosamente e beffardamente di poter «parlare in dialetto in tutte le lingue delle tre province».
Peccato che dal 1992 (quando lui era volato verso altri e più ameni lidi), nella regione le province siano diventate cinque. Alle tre originarie – Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria – infatti, si sono aggiunte Crotone e Vibo Valentia. A dimostrazione che, come scrisse Dante, «bel tacer non fu mai scritto». Già, ma c’è sempre tempo per imparare. Giusto, mister Rdc?