Il 34enne è stato denunciato per simulazione di reato
Lo scorso giovedì aveva bussato alla porta della stazione dei carabinieri di Pianura raccontando una storia da film: quattro uomini armati di pistola, un’aggressione fulminea e una borsa contenente cinque chili d’oro svanita nel nulla. Il suo racconto, però, si è sbriciolato. L’uomo ha confessato: era tutta una menzogna.
Il protagonista di questa vicenda è un 34enne rappresentante di gioielli. Le indagini degli investigatori della compagnia di Napoli Bagnoli, con il passare dei giorni, hanno stretto il cerchio attorno a l’uomo. A spingerlo verso quella clamorosa invenzione era un debito pesante, circa mezzo milione di euro, contratto con un imprenditore. Un fardello economico che lo aveva spinto a cercare una via disperata, forse tentando di piazzare quell’oro per coprire almeno una parte di quanto dovuto.
Ma il peso della bugia è cresciuto rapidamente. L’attenzione mediatica, le indagini serrate e la pressione del momento hanno reso il 34enne sempre più nervoso, fino a portarlo alla resa. Si è presentato di nuovo dai carabinieri e ha ammesso tutto. Paradossalmente, il creditore non aveva mai alzato la voce: anzi, avrebbe persino concesso altro tempo per trovare una soluzione ai suoi problemi economici. Così, la storia della rapina si è dissolta come nebbia al sole. Nessun colpo di pistola, nessun commando armato. I carabinieri hanno denunciato l’uomo per simulazione di reato, ponendo fine a un giallo che giallo non era mai stato.