La Muscarà a ilSud24: «Assurdo l’immobilismo delle istituzioni»
«A guardarlo così, dall’alto, sembra solo un deposito di auto dismesse. Ma chi ci dice cosa c’è davvero lì sotto?». La consigliera regionale della Campania, Maria Muscarà non usa mezzi termini. Dopo la nostra inchiesta sullo scempio ambientale che si consuma nell’ex deposito giudiziario di Poggioreale, lancia un grido d’allarme che chiama in causa tutti: istituzioni, cittadini e quella parte di regione che continua a ignorare le emergenze ambientali.
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«Ho letto l’articolo, non conosco di persona quel posto, ma posso facilmente immaginare la situazione di degrado e l’accumulo di rifiuti. Anche solo vedendo le immagini dall’alto, viene il dubbio che lì dentro non ci siano solo automobili», dice la consigliera. «E anche se fossero soltanto auto, il problema resta grave: il degradarsi dei componenti di un’auto rappresenta un rischio ecologico fortissimo, sia per il terreno sia per il pericolo di incendi».
Tante segnalazioni, nessun riscontro
Muscarà resta incredula dinanzi all’immobilismo del Comune e della stessa Municipalità, a fronte delle numerose denunce pubbliche avvenute negli anni. «Quello che trovo davvero assurdo è che, nonostante le tante segnalazioni, non sia mai accaduto nulla. È questo che non riesco a capire», aggiunge. «Mi preme ricordare che la ‘Terra dei Fuochi’ non è fatta solo di discariche: è anche questo, è l’abbandono del territorio, il degrado che lo trasforma in qualcosa di ingestibile e senza controllo. Inoltre, mi sembra strano che non ci siano guardiani a controllare gli ingressi e le uscite».
La consigliera punta il faro poi su quelle che sono le figure che potrebbero intervenire sulla questione. «La nostra è l’unica regione italiana ad avere due figure di riferimento nominate dal governo. Da un lato c’è l’incaricato alla Terra dei Fuochi, una figura prefettizia con un mandato, mi pare, quadriennale», dice Muscarà. «E poi, dopo la condanna della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, abbiamo anche un commissario straordinario. Eppure mi chiedo: i cittadini li conoscono? Sanno a chi rivolgersi? Perché, quando fanno le denunce, non fanno riferimento anche a loro?»
La consigliera Muscarà poi prende un impegno ben preciso nei confronti di questa situazione potenzialmente pericolosa per i cittadini: «Sarà mia cura contattare la prossima settimana Alfredo Di Domenico – attivista civico, tra i primi a segnare l’esistenza dell’ecobomba – e valutare insieme la possibilità di inviare una segnalazione formale proprio a queste due figure istituzionali di cui parlavo sopra».
A Poggioreale il «cimitero delle auto» resta lì, fermo, ma qualcuno inizia a muoversi attorno a lui. La consigliera Muscarà promette una segnalazione formale alle autorità competenti. Forse non basterà, ma è un primo passo per rompere il silenzio e l’indifferenza delle istituzioni attorno a questa storia. Forse è arrivato il momento che anche il Comune di Napoli apra gli occhi su Poggioreale.