Domeniche d’inferno tra Napoli e provincia: il mare resta un miraggio

Spiagge off-limits e prezzi folli: l’estate è un incubo

Domeniche da incubo per i cittadini napoletani che sperano di rinfrescarsi con un bagno al mare. Nel giorno festivo più gettonato della settimana, accedere al mare è un miraggio. Molti dei club privati dotati di piscina non consentono di prenotare e prima delle 10 del mattino i posti sono tutti già occupati.

A Bacoli il sindaco non ha rinnovato le concessioni ai parcheggi privati da sempre operativi di fronte ai lidi, quindi trovare parcheggio è un’impresa impossibile. Le navette non sono sufficienti per raggiungere i lidi e sono utili principalmente alla gente del posto o a chi si muove con i mezzi pubblici, che con il caldo africano delle ultime settimane è improponibile, ma non a chi arriva con mezzi propri. I parcheggi pubblici promossi dal Comune di Bacoli sono tutti perennemente pieni e distano circa 20 minuti a piedi dai primi lidi e dagli accessi al litorale.

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Accessi negati e ostacoli a Posillipo

A Posillipo le spiagge pubbliche sono ancora gestite dai privati che le rendono inaccessibili e nel weekend è impossibile trovare un posto perfino volendolo pagare. Il parcheggio? Un’utopia. I carrattrezzi sono una presenza costante e le strisce blu non sono sufficienti ad accogliere i bagnanti e i frequentatori di Posillipo e Mergellina.

A Riva Fiorita, nei pressi di Giuseppone, c’è un cancello (abusivo secondo gli attivisti) che è perennemente chiuso. I ragazzi tentano di scavalcarlo, così come accade dai muretti di Posillipo dove sono stati rinforzati con il filo spinato. Nelle ultime settimane un quindicenne che ha tentato di scavalcare il cancello che non consente l’accesso a Riva Fiorita è rimasto ferito mentre tentava «l’impresa». Purtroppo non è il primo, forse nemmeno l’ultimo.

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A Rotonda Diaz era stato allestito un lido compreso di servizi per disabili, saccheggiato e danneggiato il giorno successivo all’annuncio. La Gaiola è perennemente piena e necessita di prenotazione, spesso impossibile da effettuare. Il lido di Bagnoli è aperto, ma il mare non è balneabile. La zona del Fusaro è più accessibile, ma nei giorni con maggiore affluenza i vigili rimandano indietro le auto, non consentendo non consentendo ai bagnanti di avvicinarsi al litorale, costringendoli a fare inversione e cambio di rotta.

Costi proibitivi e spiagge sature anche in provincia

Pozzuoli? È balneabile, ma spesso subisce l’effetto negativo degli sversamenti a mare e dei depuratori non sempre in azione. Licola e Ischitella subiscono le ripercussioni di tutto questo, con il traffico che si crea per raggiungere il litorale e il sovraffollamento delle spiagge. Inoltre, se si considera il costo dei lidi privati è paragonabile a un aliscafo per Capri. La domenica il prezzo minimo previsto per due lettini, laddove si riesca a trovare posto, è di circa 50 euro, per arrivare ad oltre 100 euro nei posti più lussuosi.

La costiera Sorrentina è un miraggio

In costiera, da Sorrento a Positano, passando per Massa Lubrense e Vico Equense, oltre ai prezzi esorbitanti e inaccessibili, è impossibile arrivare al mare in auto. Il traffico comincia a generarsi dalle prime ore dell’alba e il rientro diventa impossibile. I mezzi pubblici non conducono al litorale, ma nei centri cittadini. Con il caldo torrido dell’ultimo mese è impensabile affrontare lunghi tratti a piedi senza rischiare un collasso.

Concessioni, Tar e indagini in corso

Intanto, nelle ultime settimane, sono state diffuse delle notizie su «Repubblica» riguardo un’indagine che riguarda presunte ispezioni della guardia di finanza e controlli delle concessioni che il Comune ha rilasciato ai lidi privati. Pare infatti che alcuni lidi paghino dei canoni irrisori per occupare tratti di spiaggia che producono ricavi esorbitanti. Si indaga, inoltre, anche sui servizi offerti dai lidi e le rispettive concessioni.

Quindi, ristoranti, bar, passerelle, sale da ballo e piscine. Ancora, nelle ultime settimane il Tar si è espresso riguardo le concessioni rilasciate ai lidi di Bagnoli e Posillipo. Riguardo le concessioni rilasciate al Bagno Elena, il 19 giugno il tar ha scritto che «sono proroghe incompatibili con il diritto europeo» nella contesa di un tratto di spiaggia Donn’Anna a Posillipo.

La concessione a Bagno Elena sarebbe stata dichiarata nulla su ricorso di Palazzo Petrucci, ma il Bagno Elena continua a lavorare indisturbato e gestire gli accessi alla spiaggia, anche a quella libera poiché il Consiglio di Stato ha momentaneamente sospeso gli effetti della sentenza del Tar, ma il 15 luglio si dovrà esprimere sul rilascio della concessione della spiaggia.

Le gare per le riassegnazioni delle spiagge dovevano avvenire già nel 2024, ma l’autorità portuale a gennaio ha ritenuto opportuno prorogare le concessioni fino al 2026, quando sarebbero previsti i bandi pubblici. Domenica i comitati di Mare Libero hanno assediato il Bagno Elena rendendo libero l’accesso. L’estate terminerà tra due mesi, eppure il mare non bagna ancora Napoli e provincia, soprattutto nel fine settimana.

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