Gli esperti lanciano un appello: massimo rispetto
La foca monaca è ancora tra noi, e nuota nelle acque del Golfo di Napoli. A confermarlo sono almeno due avvistamenti avvenuti una decina di giorni fa, uno dei quali documentato in un video girato da turisti stranieri. Le immagini straordinarie, rilanciate dall’Area Marina Protetta di Punta Campanella, testimoniano la presenza dell’animale in uno degli ecosistemi più suggestivi del Mediterraneo.
La notizia ha mobilitato non solo l’Amp di Punta Campanella, che ha ricevuto le segnalazioni, ma anche l’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). Insieme, stanno organizzando una serie di rilievi scientifici lungo le coste della Campania.
Dal 25 aprile fino a fine giugno, avvistamenti si sono registrati in diverse località: da Capri a Ischia, da Positano al Cilento. In due mesi, la foca monaca ha lasciato il segno, tanto che non si esclude la presenza di più esemplari.
Il progetto di monitoraggio si inserisce all’interno del programma europeo, coordinato da Legambiente, che vede coinvolti anche l’Amp Regno di Nettuno e altri enti ambientali. Proprio nelle acque dell’area marina protetta di Ischia, a maggio, si è verificato uno degli avvistamenti più spettacolari.
Nel frattempo, gli esperti lanciano un appello: massimo rispetto per questa specie protetta. In caso di incontro con l’animale, sia a terra che in mare, è fondamentale seguire alcune semplici regole:
- non avvicinarsi a meno di 50 metri;
- non disturbare, non toccare e non inseguire la foca;
- evitare rumori e movimenti bruschi;
- spegnere o rallentare il motore dell’imbarcazione;
- non ostacolare il percorso dell’animale
La foca monaca è una specie protetta da norme europee e italiane che ne vietano la cattura, l’uccisione e persino il disturbo. In caso di avvistamento, è necessario informare immediatamente l’Ispra, la Capitaneria di Porto, l’Amp Punta Campanella o le Aree Marine Protette della zona.