Il ministro: luogo di salvaguardia di tradizioni degli studi orientali
«Renderemo il Monte di Pietà un luogo di ricerca e di formazione, l’ennesimo cuore pulsante in cui nuove generazioni possano trovare stimoli per crescere, formarsi e girare per il mondo e portare la grande qualità accademica di Napoli in tutta l’Europa, in tutto il mondo». Lo ha detto il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, nel corso del suo intervento all’evento ‘L’economia della cultura’ in corso al San Carlo di Napoli.
«Il complesso del Monte di Pietà si appresta a diventare qualcosa di eccezionale – ha aggiunto – sembrava dovesse diventare un archivio, ma di metri lineari dove tutelare i patrimoni archivistici ne abbiamo. Bisogna fare di più per la città e quindi diventerà un luogo di salvaguardia di tradizioni degli studi orientali di Napoli».
Il ministro ha assicurato che il complesso «non verrà ovviamente venduto ai privati, ma ci aspettiamo sempre che i privati si interessino di ciò che il pubblico fa». Nel concludere, il ministro ha riferito che «siamo alla stipula di un contratto che ci consentirà una fruizione pubblica diversa dalle premesse. Contiamo sulla collaborazione delle strutture, delle università, delle istituzioni culturali».