Un nuovo paradigma sonoro
Classe 1991, partenopea, Carola Moccia, in arte La Niña, cresce a San Giorgio a Cremano, coltivando fin da bambina la passione per la musica, influenzata dal padre musicista e dalla madre artista. Chitarrista precoce, inizia presto a scrivere canzoni. Dopo il liceo classico, consegue la laurea con lode in Filosofia e Storia all’Università Federico II.
Yombe, il duo nato tra musica e vita privata
Dopo aver completato gli studi universitari e un master in comunicazione musicale all’Università Cattolica di Milano, Carola Moccia si trasferisce nel capoluogo lombardo per dedicarsi alla carriera artistica. Nel 2014 entra nel collettivo musicale «Fitness Forever», dove conosce il produttore Alfredo Maddaluno, in arte KWSK NINJA.
Da quell’incontro nasce un sodalizio professionale e personale che li porta, nel 2015, a fondare il progetto elettro-pop «Yombe», con Carola Moccia in arte Cyen. Dopo una parentesi a Londra, la coppia sceglie di dividersi tra Milano e Napoli, dando forma a un percorso musicale condiviso.
Il debutto discografico arriva nel 2016 con l’EP «Yombe», anticipato dal singolo «Vulkaan», pubblicato dall’etichetta indipendente «Locale Internazionale». La band si fa presto notare con live in Italia e all’estero, fino alla firma con Carosello Records a fine 2016.
Nel 2017 escono i singoli «Tonight» e «Nothing New to Me», che anticipano l’album «GOOOD». Nello stesso anno, gli Yombe calcano i palchi di importanti festival, aprendo i concerti di artisti come Ghemon e Little Dragon, e presentando il brano «Secret» alla Boiler Room di Londra.
Nel 2018 il duo chiude la collaborazione con Carosello Records e decide di porre fine al progetto, aprendo una nuova fase creativa verso sonorità differenti.
La nascita del progetto Niña
Dopo la conclusione del percorso musicale con il duo «Yombe», Carola rientra a Napoli insieme al produttore Alfredo Maddaluno, alias KWSK NINJA. Qui sente l’esigenza di riavvicinarsi alla propria identità culturale e musicale. Abbandonata la scrittura in lingua inglese, sceglie di esprimersi in napoletano.
Nel 2019 prende così forma il progetto «Niña», frutto della collaborazione con Maddaluno. I due iniziano a sperimentare sonorità inedite, mescolando tradizione e contemporaneità. Il debutto arriva il 28 giugno dello stesso anno con il singolo «Croce», pubblicato per l’etichetta indipendente La Tempesta Dischi. Il brano, scritto da Carola e prodotto da KWSK NINJA, è accompagnato da un videoclip curato dallo stesso Maddaluno.
Il percorso prosegue il 24 settembre con l’uscita del secondo singolo, «Niente cchiù», che conferma la direzione artistica intrapresa: testi profondi in lingua napoletana, arrangiamenti ricercati e una forte identità visiva. Anche in questo caso, la regia del video è affidata a KWSK NINJA.
Il 18 ottobre Carola appare in un cameo nel video «Le ragazze di Porta Venezia – The Manifesto» dell’artista Myss Keta, sottolineando la sua vicinanza ai temi dell’inclusività e della libertà di espressione.
Chiude il 2019 con il singolo «Salomè», sempre con l’etichetta La Tempesta Dischi. Ancora una volta, il brano porta la firma di Niña e la produzione di KWSK NINJA.
I singoli e il cortometraggio
Nel 2020, La Niña firma un contratto discografico con Sony Music e pubblica il singolo «Fortuna». L’anno successivo sigla un contratto editoriale con Sugar Music e, il 12 febbraio, pubblica il singolo «’Na cosa sola». Lo stesso giorno esce il suo EP di debutto per Sony Music Italy, intitolato «Eden», interamente scritto, composto e prodotto da La Niña e KWSK NINJA. Ad aprile esce il singolo «Lassame sta», estratto dall’EP «Eden», in versione rivisitata in duetto con Gemitaiz, e a luglio il singolo «Tu» insieme a Franco Ricciardi.
A ottobre arriva il cortometraggio per Amazon Music «La Notte delle Lumere», con La Niña protagonista, che si esibisce con gli inediti «Salomè», «’Na cosa sola» e «00:00», in collaborazione con Ginevra e Priestess, diretto da Francesco Coppola per Anemone Film.
Le collaborazioni di spicco e il nuovo singolo
Nel 2022 La Niña si fa notare per diverse importanti collaborazioni. È la prima ospite nel brano «Non passa mai» di Clementino, insieme a Ensi, tratto dall’album «Black Pulcinella», uscito ad aprile. Successivamente partecipa all’album «Cipria e Caffè» di Peppe Barra con il brano «’A città d’e sante». A maggio collabora anche con Myss Keta e Big Mama nel brano «XTC», contenuto nell’album «Club Topperia».
Dopo un periodo ricco di featuring, arriva il singolo «Nunn’o voglio sapè», segnando un nuovo capitolo della sua carriera solista.
Il debutto di «Vanitas» e nuove collaborazioni
Nel 2023 La Niña pubblica il singolo «Blu», realizzato insieme alla cantante britannica Mysie, anticipando il suo primo album «Vanitas», con l’etichetta Columbia/Sony Music Italy. L’album, prodotto e diretto artisticamente da KWSK NINJA, comprende otto brani originali ed è accolto positivamente dalla critica.
Sempre nel 2023, l’artista esordisce come attrice nella serie televisiva «La voce che hai dentro», trasmessa su Canale 5, dove interpreta il ruolo di un’aspirante cantante e ne compone la colonna sonora.
L’anno successivo, La Niña sigla un nuovo accordo con BMG Italy e si esibisce al Festival di Sanremo durante la serata delle cover, partecipando all’interpretazione di «Lady Marmalade» insieme a BigMama, Gaia e Sissi.
Il singolo «Guapparia»: la denuncia musicale oltre gli stereotipi
La Niña risveglia l’anima di Napoli con un brano del tutto istrionico. Il singolo segna un ritorno alla tradizione musicale napoletana con un tocco contemporaneo che guarda al futuro. Un equilibrio raffinato tra radici e sperimentazione, in cui l’artista rinnova il legame viscerale con la cultura partenopea, valorizzandone identità e spirito senza mai tradirne l’essenza.
La traccia, intitolata «Guapparia», si presenta come un manifesto sonoro che mette in discussione le rappresentazioni superficiali della città partenopea. Lontano da ogni forma di esotismo folkloristico o da cartolina, il brano è portavoce di una Napoli vissuta, che prova a resistere con dignità ai processi di degrado culturale, ambientale e sociale che la attraversano.
Attraverso questo brano, La Niña interroga un tessuto cittadino in cui la devozione religiosa tende a convivere con un senso di smarrimento collettivo, dove la spiritualità è spesso sbandierata ma non sempre vissuta con autenticità. In questo scenario, la canzone mette a nudo la tensione tra un passato ricco di tradizione e un presente condizionato da una narrazione edulcorata e consumistica, che riduce la complessità della città a un semplice prodotto da vendere. «Guapparia» diventa così un atto d’amore e di denuncia: un invito a guardare oltre la superficie, a riconoscere la vera essenza di Napoli, fatta di persone, storie e resistenze silenziose.
Guapparia
Ma che facimme, amma pazzià o amma sunà?
Guapparia ‘e miez ‘a via
Sprang’ ‘e fierro e croce d’oro
Tien’ ‘e sant’, crire ‘a Ddio
Ma nun chiagne pe’ chi more
Guapparia ‘e signurìa
Brutta ‘a int’ e bella ‘a fore
T’he vennuto pe’ ddoje lire
A chi t’ha arrubbat’ ‘ll’oro
Senz’ ammore nun se canta
Senz’ ammore nun se sona
Senz’ ammore, senz’ ammore
Guapparia nun tiene core
Guapparia che mania
Tutt’ ‘o munn’ vo’ guardà
Ma si’ morene a Scampia
Aggirate ‘a capa ‘a llà
Tarantelle e guapparia
Chest’ vonn’ ‘a sta città
‘Na puttan’ ‘e cumpagnìa
Ca’ nisciun’ vo’ spusà
Senz’ ammore nun se canta
Senz’ ammore nun se sona
Senz’ ammore, senz’ ammore
Guapparia nun tiene core
Guapparia (i-a, i-a, i-a) (se se, chist stann a’ rot)
Guapparia (i-a, i-a, i-a)
L’album «Furèsta»
Nel 2025 La Niña, in collaborazione con BMG Italy, lancerà il singolo «Guapparia», anticipazione del suo secondo album «Furèsta». Il brano, scritto e prodotto con KWSK NINJA, affronterà il delicato tema della criminalità organizzata e il suo impatto sulle bellezze della città.
A seguire, uscirà «Mammama’», accompagnato da un video dell’esibizione corale all’Auditorium Novecento, mentre a marzo arriverà il singolo «Figlia d’a Tempesta».
In questo lavoro, La Niña abbandona le sonorità elettroniche tipiche del passato, preferendo un sound ispirato alla musica barocca e alle tradizioni mediterranee, dando vita a un progetto ricco di contaminazioni e profondità culturale.