Alta adesione alla mobilitazione davanti alla Prefettura
L’azienda casertana, simbolo dell’industria ferroviaria, rischia lo stallo nonostante commesse pubbliche per oltre un miliardo. Unico intervento politico da Fratelli d’Italia. «Grande partecipazione dei lavoratori Firema allo sciopero indetto dalla Fiom insieme a Fim e Uilm»: è quanto si legge sulla pagina Facebook della Fiom Caserta, a testimonianza della massiccia adesione dei dipendenti della storica azienda ferroviaria allo sciopero di due ore proclamato questa mattina, con presidio davanti alla Prefettura del capoluogo.
Una mobilitazione sentita e partecipata, con la quale i sindacati metalmeccanici Fiom, Fim e Uilm – insieme alle RSU aziendali – hanno voluto lanciare un grido d’allarme sul futuro di Firema. Un’azienda che, pur avendo in portafoglio commesse pubbliche strategiche (tra cui quelle di Trenitalia e della Regione Lazio) per oltre un miliardo di euro, rischia di non riuscire a onorarle per carenze di liquidità e incertezze sulla governance.
«Un paradosso inaccettabile», scrivono i sindacati nel comunicato unitario diffuso alla vigilia della protesta. «Firema è un’eccellenza del territorio, salvata dal commissariamento grazie ai sacrifici dei lavoratori. Oggi si rischia il blocco della produzione e la perdita di centinaia di posti di lavoro. Le istituzioni non possono voltarsi dall’altra parte».
Le organizzazioni sindacali chiedono un intervento urgente del Governo e della Regione Campania per garantire stabilità finanziaria, attuazione del piano industriale e continuità produttiva. «Oltre 300 lavoratori e le loro famiglie non possono essere ostaggi dell’incertezza», concludono le sigle sindacali.
Cerreto: «Un’eccellenza del territorio casertano»
Sul fronte politico, è giunta soltanto una dichiarazione di solidarietà da parte dell’on. Marco Cerreto, deputato campano di Fratelli d’Italia e capogruppo in Commissione Agricoltura. «Firema è un’eccellenza del territorio casertano – ha affermato Cerreto –. Sono in contatto con il MIMIT e sono certo che il ministro Urso interverrà per risolvere l’impasse. Non si tratta di un’azienda priva di lavoro: bisogna agire con urgenza sulla governance per garantire le consegne e salvare i posti di lavoro».
Parole che si inseriscono in un solco di attenzione già dimostrata dal deputato meloniano verso l’azienda casertana. Già nel dicembre scorso, Cerreto aveva visitato lo stabilimento Firema insieme all’assessore regionale del Lazio Fabrizio Ghera per seguire l’avanzamento della fornitura dei nuovi treni per le tratte Roma-Ostia Lido e Roma-Viterbo. In quell’occasione, aveva sottolineato «l’importanza della sinergia tra Lazio e Campania» e lodato «la professionalità delle maestranze Firema».
A oggi, non risultano prese di posizione da parte di altri esponenti politici o forze di opposizione. Un silenzio che preoccupa i lavoratori e i sindacati, che chiedono l’apertura urgente di un tavolo istituzionale e l’impegno concreto di tutte le parti in causa per evitare che una realtà industriale strategica per il Sud venga compromessa. Il futuro di Firema, e con essa quello di centinaia di famiglie casertane, resta appeso alla volontà politica di tradurre in azioni le tante parole spese nel tempo. I lavoratori hanno fatto la loro parte: ora tocca alle istituzioni.