Concorso truccato all’Università degli studi Vanvitelli: 8 indagati

Sarebbero stati favoriti alcuni candidati

Avrebbero pilotato il concorso per l’ammissione alla scuola di specializzazione in farmacologia e tossicologia clinica indetto dall’Università degli Studi della Campania «Luigi Vanvitelli», favorendo alcuni candidati a discapito di altri, in cambio ovviamente di favori. È l’accusa contestata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere guidata da Pierpaolo Bruni a carico di otto persone, sottoposte a perquisizione dalla Guardia di Finanza di Caserta.

Tra gli indagati figurano tre professori universitari della Vanvitelli, che avrebbero alterato il concorso nella veste di presidente e membri della commissione concorsuale, e un dirigente amministrativo dell’Ateneo, che avrebbe aiutato i tre docenti nel commettere l’illecito.

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Indagato anche un dirigente dell’Asl Napoli 2 Nord in servizio a Frattamaggiore, ritenuto colui che avrebbe chiesto ai docenti commissari di alterare il concorso per far vincere alcune persone da lui indicate, provvedendo in cambio a far assumere sempre presso l’Asl napoletana il congiunto di uno dei tre professori (quello che ha svolto il ruolo di presidente della Commissione di concorso). Perquisizioni sono state realizzate anche negli uffici dell’Università Vanvitelli e nella sede di Frattamaggiore dell’azienda sanitaria napoletana.

L’indagine sui falsi incidenti

Questa indagine è nata da un’altra inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere sui falsi incidenti stradali, «esplosa» proprio nella giornata di oggi, che coinvolge giudici di pace, avvocati e medici.

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I finanzieri del Nucleo Polizia Economico-Finanziaria di Caserta si sono infatti imbattuti in una conversazione tenuta da uno medici nominati come consulente dai giudici di pace in occasione di un sinistro – poi rivelatosi falso – mentre chiedeva proprio ad uno dei tre docenti della Vanvitelli di far vincere il concorso a delle persone indicate dal dirigente dell’Asl Napoli 2. Così gli investigatori della Guardia di Finanza hanno aperto anche questo ulteriore canale di indagine, scoprendo che il concorso per entrare alla scuola di specializzazione in farmacologia (destinato a laureati non medici) sarebbe stato pilotato.

Il rettore: «Ateneo estraneo ai fatti»

Il rettore dell’università «Vanvitelli», Gianfranco Nicoletti, in relazione ai fatti contestati ad alcuni membri dell’ateneo da parte della Procura di Santa Maria Capua Vetere, in una nota dichiara «l’estraneità dell’ateneo stesso rispetto a qualsiasi condotta illecita» ed esprime la propria «fiducia al personale coinvolto, assicurando comunque la massima collaborazione con l’autorità giudiziaria e che qualora saranno accertate eventuali responsabilità si costituirà parte civile». Il rettore Nicoletti già domani mattina, prosegue la nota «provvederà ad avviare le normali procedure per la commissione disciplina e la sospensione del direttore della scuola di specializzazione».

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