Il Movimento 5 Stelle dice sì al «poltronismo» e inventa l’ascensore istituzionale

Dopo 2 mandati, pit stop obbligato: pausa pubblicità e poi si rientra

Il famoso vincolo del doppio mandato, simbolo di purezza e discontinuità politica per il Movimento 5 Stelle, sta ricevendo il colpo di grazia. Non è una novità assoluta: la Costituente aveva già tracciato la rotta. Ma ora, dal quartier generale di Giuseppe Conte, le indicazioni prendono forma concreta. E il risultato è chiaro: il carrierismo resta vietato per statuto, ma il poltronismo è più vivo che mai.

Il Consiglio nazionale è al lavoro per riscrivere le regole interne sui mandati elettivi. Tra le novità principali, il via libera per chi ha già fatto due giri in Parlamento a candidarsi come sindaco o presidente di Regione. Un cambio di prospettiva che riaccende i riflettori su Roberto Fico e una sua possibile corsa in Campania. Il mandato ricevuto dalla Costituente è quello – recitano le fonti – di «non cedere al carrierismo». Ma non si parla mai di abbandonare del tutto la scena.

Pubblicità

Triplo mandato, ma con pit stop (o quasi)

Ecco allora che si studia anche un’ulteriore apertura: la possibilità di un terzo mandato parlamentare, con la clausola – si fa per dire – che ciascun eletto potrà ottenere una sola deroga. E per chi ha già fatto due legislature consecutive, basterà un pit-stop, una pausa di una legislatura, per tornare in campo più motivato che mai. Insomma, la rivoluzione permanente si fa… a turni.

Le nuove norme, una volta messe a punto, passeranno al vaglio degli iscritti tramite una votazione convocata dal Comitato di garanzia. Il quale, al momento, è in attesa di ricevere il testo finale della proposta, opportunamente “limata” dopo l’ultimo confronto interno.

Pubblicità Federproprietà Napoli

Il codice etico riscritto parola per parola

La riunione-fiume a cui hanno partecipato Conte, i vice e i soliti noti, infatti, non si è limitata a smontare – pezzo dopo pezzo – il totem del doppio mandato. È stata l’occasione per rivedere l’intero codice etico, comprese le indicazioni di riforma dello statuto. Un lavoro certosino, che secondo i presenti doveva tenere insieme tutte le modifiche, per poi consegnarle al Comitato di garanzia e, infine, alla saggezza popolare della piattaforma.

Ascensori, deroghe e altri strumenti di sopravvivenza politica

Dalle indiscrezioni emerse, le opzioni sul tavolo sono tre. La prima è il già citato ‘pit stop’: chi vuole ricandidarsi dovrà fermarsi ai box per un giro. La seconda è stata battezzata “ascensore istituzionale”: se non puoi più entrare in Parlamento, prova con una Regione o con un Comune. La terza opzione è la più riservata: una deroga discrezionale affidata al presidente del Movimento, ma su questo fronte le bocche restano cucite.

Chi comanda, chi resta e chi eredita la poltrona

Il Consiglio nazionale, però, non si è occupato solo di poltrone future. Il dibattito ha toccato anche altri capitoli spinosi del codice etico: cosa succede ora che il garante non c’è più? Che ruolo avranno i comitati territoriali? E che fine farà il “network giovani”? Domande che alimentano una mole di lavoro definita “tanta” dalle stesse fonti interne, pronte a giustificare la durata monstre dell’incontro.

Il Movimento resta puro. Ma intanto si accomoda

Nel frattempo, il Movimento continua a giurare di non voler piegarsi alla logica delle carriere. «Non cedere al carrierismo», ripetono, come un mantra. Ma il problema non è la carriera. È rinunciare alla poltrona. E per questo – tra ascensori, pit stop e deroghe – il M5S si sta attrezzando più che bene.

Setaro

Altri servizi

Omicidio Maimone, il padre della vittima: «Scuse di Valda non sono sincere»

Antonio Maimone: non ha dato a mio figlio la possibilità di vivere «Per me le sue non sono scuse sincere»: così Antonio Maimone papà di...

Caso Garofani: quando si tenta di screditare Meloni ma si finisce per accreditarla

La «chiacchierata da bar» è stata un boomerang Guardiamo il caso Francesco Saverio Garofani, il famoso «piano anti-Meloni», da una visuale più cruda, più diretta,...

Ultime notizie

Ormeggio a Nisida, Guido Crosetto: Roberto Fico paga 550 euro all’anno

Il ministro: richiesta fatta nel 2018 «Ho dato disposizione al fine di approfondire l’esistenza di casi analoghi in altre aree simili in Italia, di tutte...

Arrestato l’ex senatore Vincenzo Nespoli: accusato di aver violato i domiciliari

Ha una condanna definitiva a cinque anni e sei È stato condotto in carcere l’ex senatore Vincenzo Nespoli, già sindaco di Afragola, dopo avere violato...

Minacce e sparatorie per controllare lo spaccio: 11 arresti ad Afragola

L'organizzazione sarebbe collegata al clan Moccia Un’operazione congiunta di polizia di Stato e carabinieri ha portato all’arresto di undici persone ritenute coinvolte in un sistema...