Show a Montecitorio: Magi si traveste da fantasma, la Camera lo caccia: Meloni sorride

Il deputato portato via in lenzuolo. Se questa è l’opposizione…

Se questa è l’opposizione, Giorgia Meloni può restare a Palazzo Chigi per altri trent’anni. Altro che crisi democratica, qui siamo al varietà di fine stagione. Il punto più basso della politica italiana è stato toccato – e forse pure superato – nel silenzio impietrito dell’Aula della Camera, trasformata per un attimo in una scenetta da carnevale fuori tempo massimo.

Il protagonista dell’epica farsa è Riccardo Magi, onorevole di Più Europa, che ha ben pensato di entrare in Aula travestito da fantasma. Sì, proprio così: lenzuolo bianco, buchi per gli occhi e marcia solenne verso il centro del dibattito parlamentare. Il tutto mentre Riccardo Molinari, capogruppo della Lega, era impegnato a intervenire durante il premier time con Giorgia Meloni seduta al suo posto.

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La reazione del presidente della Camera, Lorenzo Fontana, è stata immediata. Altro che ectoplasma: il «fantasma Magi» è stato esorcizzato all’istante con una richiesta di espulsione tanto fulminea quanto inevitabile. I commessi di Montecitorio, come in una scena da film comico, hanno sollevato Magi e l’hanno portato via letteralmente a spalla. Nessun effetto speciale, solo tanto imbarazzo.

Ma l’apice della farsa è stato raggiunto nel momento in cui Magi, ormai sollevato in aria come un pupazzo, ha iniziato a urlare rivolto alla premier: «Si ricorda – presidente Meloni – quando accusava i governi di silenziare i referendum, di sfavorire la partecipazione. Se lo ricorda? Era il 2016 e 2022». Meloni, per parte sua, ha reagito con un sorriso. Difficile darle torto. D’altra parte, quando l’opposizione si riduce a sketch degni di un talent show, l’Esecutivo può solo ringraziare. Nessun contraddittorio serrato, nessuna proposta alternativa: solo gag, travestimenti e citazioni d’archivio urlate tra un’uscita di scena e l’altra.

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Il risultato? Un frammento tragicomico della vita politica italiana, in cui l’unico spettro reale non era quello evocato da Magi, ma quello di un’opposizione che, più che incalzare il governo, sembra impegnata a farsi notare… anche a costo del ridicolo. Morale della favola? Se la presidente del Consiglio voleva una rassicurazione sulla durata del suo mandato, oggi l’ha avuta. Ed è arrivata avvolta in un lenzuolo.

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