L’operazione in 27 province italiane, isole comprese
Certificati di qualifica di operatori sociosanitari ritenuti falsi, scattano le perquisizioni. Sono 107 le persone indagate dalla procura di Salerno per falsità commessa da privati in atto pubblico. Ieri mattina, i carabinieri del Nas di Bologna, insieme con i colleghi dell’Arma territoriale, hanno eseguito, in 27 province italiane, isole comprese, 107 decreti di perquisizione emessi dall’ufficio inquirente salernitano.
L’indagine, avviata a marzo dello scorso anno dal Nas di Bologna, è nata dopo il controllo in una casa di riposo in provincia di Ferrara. Lì, un’operatrice sociosanitaria è stata trovata in possesso di un certificato di qualifica professionale ritenuto falso, ottenuto pagando 800 euro a un uomo residente nel Salernitano. Certificato che, per chi indaga, sarebbe stato ottenuto senza frequentare un corso di formazione.
Dai primi accertamenti sono emersi, poi, ulteriori Oss di alcune case di riposo del Ferrarese in possesso di attestazioni di qualifica professionale ritenute anche quelle false. Gli investigatori, anche analizzando i conti correnti intestati al destinatario dei pagamenti – che risulta non svolgere alcuna attività lavorativa e che non è impiegato in enti di formazione – hanno riscontrato la ricezione, nel tempo, di numerosissimi bonifici, di cui molti con causali «inequivocabilmente afferenti al rilascio di certificati di laurea, diplomi di maturita’, attestati di qualifica professionale e altri titoli».
Da dicembre 2021 a oggi, i bonifici sospetti ammontano a circa 93mila euro. Le perquisizioni disposte dalla procura puntano a cercare e a sequestrare gli attestati – che riportano intestazioni di vari enti di formazione estranei alla vicenda – in possesso degli acquirenti e di ogni altra cosa o traccia che possa essere utile alle indagini che siano eventualmente possesso degli indagati.