Tra mito e canzone: Concetta Barra, voce immortale della tradizione napoletana

Attrice e cantante intensa, ha narrato l’arte e le radici

I canti tradizionali trascrivono ogni giorno la storia del nostro vivere, di un tempo passato ed uno presente, con uno sguardo al futuro per non dimenticare le proprie radici. A farci vivere le cantilene, le filastrocche dei canti procidani ci penserà un’artista di caratura internazionale: Concetta Barra. «Schiattate Gente nè», pubblicato nel 1979, rappresenta un importante lavoro di ricerca di Gabriele Barra, figlio dell’artista, rielaborando canti anonimi e componendone di nuovi.

Un racconto dell’isola di Procida, dal quotidiano alle leggende, i miti, la tradizione, i personaggi del luogo. «Schiattate Gente nè» risulta ad oggi una documentazione lussuosa del patrimonio musicale di Procida e dell’eccelsa Concetta Barra.

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Tracce di Concetta Barra

Concetta Barra, attrice e cantante di rara intensità, ha saputo raccontare l’arte, la visceralità, le tradizioni di una terra ricca di fascino e complessità. Classe 1922, nata a Procida, si trasferirà a Napoli a soli 4 anni insieme alla sua famiglia, iniziando una carriera d’impronta durante il periodo della seconda guerra mondiale. Insieme alle sorelle Nella e Maria, fonderà «La compagnia Vittoria», con la quale timbrerà il suo passaporto artistico che le consentirà di farsi conoscere, per poi approdare nelle compagnie di artisti di prestigio quali Totò, Aldo Fabrizi, Alberto Sordi.

Il dopoguerra vedrà coronare il matrimonio con il fantasista Giulio Barra, portando alla luce Peppe, Gabriele ed Antonio. L’arrivo dei figli porterà Concetta a ritirarsi dalle scene, tornando nuovamente a calcare i palchi nel 1970. Il sodalizio con Roberto De Simone farà di lei una delle cantanti napoletane più famose ed apprezzate nel panorama artistico nazionale.

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Dalla discografia alla filmografia e la prosa

Numerosi saranno i dischi registrati dall’artista, tra cui: «Nascette mmiez’o mare» (1974), «Schiattate gente nè» (1976), «La Gatta Cenerentola» (1977), «Scherzo musicale in due tempi» (1982), «Peppe e Barra» (1983), «Canto a Viviani» (1988), «Peppe e Concetta Barra» (1988), «Collection» (postumo). Concetta Barra prenderà parte ad alcuni spettacoli della «Nuova Compagnia di Canto Popolare» e, dopo poco, fonderà «Peppe e Concetta», compagnia insieme al figlio Peppe, che regalerà successi in Italia e all’estero ed inciderà con il figlio Gabriele «Schiattate gente nè». Ogni spettacolo che vedrà in scena la Barra diventerà un sigillo d’autore, tra questi: «Scherzo musicale in due tempi», «Peppe & Barra», «Senza mani e senza piedi», «Sempre sì», «La festa del Principe».

Non mancherà, nella carriera dell’artista, la filmografia di preziosi registi tra cui Nanni Loy, Liliana Cavani, Maurizio Scaparro, Amanzio Todini. La collaborazione con Roberto De Simone determinerà molto la carriera di Concetta Barra, portando in prosa televisiva nel 1977 «La cantata dei pastori», insieme a Fausta Vetere, Mario Merola, Orazio Orlando, Isa Danieli, Peppe Barra, Antonio Pierfederici, con adattamento e regia dello stesso De Simone. L’anno seguente la si vedrà presente nella miniserie «Storie della camorra», con la regia di Paolo Gazzarra.

Le dediche procidane

All’artista Concetta Barra è stato dedicato l’intero atrio principale della Scuola Media Statale «Antonio Capraro» di Procida, ma anche una strada a suo nome nel quartiere di Terra Murata, dove ha vissuto. Nel 2014 è stato istituito il «Premio Concetta Barra – Isola di Procida» per premiare giovani artisti di narrativa, musica classica, folkloristica, saggistica ed autori teatrali.

«Schiattate Gente nè»

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