Tragedia familiare: uccide il figlio disabile e la moglie malata, poi si suicida

I corpi trovati dal fratello dell’uomo

Ha ucciso la moglie malata e il figlio disabile la sera del suo compleanno, poi l’ha fatta finita impiccandosi in casa. La tragedia familiare si è consumata in un appartamento di strada Pomposiana a Modena, zona Marzaglia. Gian Carlo Salsi, 83 anni, è stato trovato morto ieri mattina intorno alle 9.30 dal fratello Franco che abita vicino, nella stessa palazzina. L’uomo si era preoccupato perché non aveva ancora sentito i parenti e le finestre dell’appartamento erano rimaste chiuse. La porta invece era aperta e il corpo dell’anziano era appeso, mentre i cadaveri del figlio Stefano, 48enne e della moglie Claudia Santunione, 79enne, erano nei loro letti.

Punti Chiave Articolo

Probabilmente sono stati soffocati, ma sulle cause della morte, avvenuta tra la sera e la notte, dovranno essere svolti accertamenti. Non sarebbero state trovate armi. Indagano i carabinieri del nucleo investigativo, coordinati dalla Procura di Modena che disporrà le autopsie.

Pubblicità

Le motivazioni del gesto

Sembra che Salsi, chiamato da tutti Carlo, avesse saputo da poco di avere a sua volta un problema di salute e sarebbe stato questo il motivo che lo ha spinto ad agire con disperazione: la paura di non farcela più e la preoccupazione per il futuro dei suoi familiari, non autosufficienti, che finora era riuscito ad accudire.

Il marito era un camionista, lei titolare di un forno non lontano da casa, sempre a Marzaglia dove era molto conosciuta, fino alla pensione. Il figlio Stefano aveva da poco iniziato a fare qualche lavoretto, in una struttura. Da non molto si erano trasferiti nella casa dove sono morti, probabilmente per essere più vicini ai parenti. Salsi era stato visto anche nei giorni scorsi mentre portava il figlio Stefano fuori dalla casa.

Pubblicità Federproprietà Napoli

«Non ha mai dato segni di impazienza, è stato sempre molto attivo nel gestire la famiglia. Sapevamo le difficoltà a sopportare il peso della situazione, ma erano molto abituati a fare le cose da soli, erano riservati. Avevo sentito mia sorella a Pasqua per gli auguri, l’ultima volta. Si era ammalata due-tre anni fa. Non li ho mai visti alterati dallo sforzo. Forse, essendo una persona molto autonoma e che non ha mai chiesto aiuto, ad un certo punto il marito di mia sorella non ha più retto» ha raccontato il fratello della moglie ai giornalisti. A Stefano era stato dedicato un trofeo di ciclismo, sport di cui era appassionato, il premio Stefano Salsi, che si svolge da una ventina d’anni.

Setaro

Altri servizi

Torna «Un’Estate da Belvedere»: dieci anni di grande spettacolo tra musica e teatro

Tra arte, storia e grandi nomi: 18 appuntamenti di musica e teatro Un’Estate da Belvedere compie 10 anni. Il festival che anima l’estate casertana, prodotto...

Ercolano, il sindaco Ciro Buonajuto verso le dimissioni: «Città rivoluzionata»

Il primo cittadino vuole candidarsi alle Regionali Fulmine a ciel sereno a Ercolano, dove il sindaco Ciro Buonajuto ha annunciato – almeno secondo quanto riportato...

Ultime notizie

Bimbo in coma al Santobono, il padre: «Non riesco a credere a maltrattamenti»

L'uomo chiede chiarezza: fare luce su vecchie fratture Da una settimana, il piccolo Pietro, nove mesi appena, è ricoverato in coma all’ospedale Santobono di Napoli....

Ercolano, il sindaco Ciro Buonajuto verso le dimissioni: «Città rivoluzionata»

Il primo cittadino vuole candidarsi alle Regionali Fulmine a ciel sereno a Ercolano, dove il sindaco Ciro Buonajuto ha annunciato – almeno secondo quanto riportato...

Sedicenne picchiato a Portici, denunciato un ragazzino: ha 14 anni

Accusato di lesioni Ha solo 14 anni il minorenne che, è la zona del Granatello di Portici, in provincia di Napoli, ha aggredito un sedicenne...