Topolino diventa «Rubolino», sbloccata nuova truffa: tra violenza ed estorsione

Travestito da fumetto spaventerebbe e deruberebbe giovani ignari

Topolino diventa «Rubolino». Così lo chiamano gli utenti dei social dopo che alcune ragazze hanno denunciato in un video diffuso su TikTok una presunta estorsione commessa da un uomo travestito da Topolino che di consueto passeggia per via Toledo a Napoli, fermando bambini e turisti proponendo loro selfie o foto con lui. Le ragazze sostengono che l’uomo travestito da Topolino, dopo aver concesso la foto, avrebbe chiesto dei soldi. Al primo cenno di disappunto da parte delle giovani, Topolino avrebbe cacciato un coltello e le avrebbe minacciate per ottenere il denaro.

Leggi anche: Il caso di Topolino col coltello: un trend social che svela il degrado giovanile

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Un’altra giovane invece sostiene che, dopo essere stata fermata dall’uomo travestito dal celebre personaggio Disney, mentre si scattava con lui una foto, Topolino le avrebbe sottratto il portafoglio contenente 150 euro, senza restituirle nemmeno i documenti. Così, il volto di Topolino è diventato un trend social e chiunque si sia fatto foto o video con lui ne sta diffondendo le immagini, raccontando nella didascalia la propria esperienza, positiva o negativa che sia. Nei commenti molti utenti difendono Topolino, sostenendo di non aver riscontrato comportamenti particolarmente molesti durante gli incontri in via Toledo. Altri invece smentiscono, supportando la tesi del Topolino molesto.

La doppia versione

Qualcuno sostiene ci siano due persone differenti che si celano dietro il volto di Rubolino, una buona e una cattiva. Qualcuno sostiene perfino che i due Topolini siano simili, ma non uguali. Insomma, che il costume del Topolino buono e di quello cattivo sia impercettibilmente differente.

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La testa sembra la stessa, ma in alcuni dettagli differisce. Così come i guanti e l’abbigliamento. Uno dei due avrebbe sul naso stelle esclusivamente dorate, metre l’altro le avrebbe pure colorate. La testa di quello cattivo sarebbe più rovinata e i guanti sarebbero bianchi, mentre quelli di quello buono sono sempre neri. Per questo alcuni utenti riconoscerebbero quel personaggio come una mascotte che ormai rappresenta Napoli e rende felici i bambini, mentre altri si sentono in dovere di denunciare molestie verbali, minacce ed estorsioni.

Non sono mancate provocazioni all’interno di questo trend. «Topolino non lo sa, ma in questa foto ci sono 7 coltelli. (Gli è andata bene)». Scrivono dei giovanissimi nella caption di un loro video insieme con Topolino, lasciando intendere che non si sarebbero fatti trovare impreparati ed è loro abitudine uscire armati.

Borrelli: «Indagine per chiarire le vicende»

Sulla questione è intervenuto anche il parlamentare dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, il quale sostiene di aver ricevuto diverse segnalazioni e videotestimonianze riguardanti questa vicenda. «Non possiamo permettere – ha affermato Borrelli – che personaggi come questo agiscano indisturbati nelle zone turistiche della città, danneggiando l’immagine di Napoli e creando un clima di paura tra cittadini e visitatori».

Ma non finisce qui, il deputato sostiene di voler agire concretamente per fermare Rubolino. «Chiederò – ha dichiarato Borrelli – che si avvii un’indagine per chiarire le vicende e, se le accuse dovessero essere confermate, si proceda con una pena adeguata. Serve un’intensificazione dei controlli nelle aree più frequentate per evitare che truffatori e violenti possano agire senza conseguenze. Invitiamo tutti a denunciare episodi simili alle forze dell’ordine affinché si possa intervenire tempestivamente. Napoli – ha concluso – non può essere ostaggio di chi pensa di poter fare il proprio comodo senza alcun rispetto per la legalità».

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