Chiara Jaconis, il padre: «Uniche persone che dovrebbero chiedere scusa non l’hanno fatto»

L’appello di Gianfranco Jaconis a chi è a conoscenza dell’accaduto

Gianfranco, padre di Chiara Jaconis, la 30enne deceduta lo scorso settembre a Napoli, torna a chiedere pubblicamente delle scuse per la tragedia che ha colpito la sua famiglia. L’appello è stato trasmesso in un servizio del Tg5, in cui l’uomo ha espresso il suo dolore e la speranza di vedere qualcuno assumersi le proprie responsabilità.

Chiara perse la vita in seguito a un grave incidente avvenuto il 15 settembre 2024 nei Quartieri Spagnoli. Una pesante statuetta di pietra, caduta da un edificio, la colpì mentre passeggiava con il fidanzato. Ricoverata in condizioni critiche, la giovane morì due giorni dopo.

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«Una parola di scusa, un prendersi le proprie responsabilità» ha detto Gianfranco Iaconis, ricordando l’assenza di gesti concreti da parte di chi avrebbe dovuto assumersi le proprie colpe.

Nonostante il grande sostegno ricevuto dalla comunità, l’uomo ha sottolineato come nessuno tra i responsabili si sia ancora scusato: «Tutta la città di Napoli si è stretta intorno alla nostra famiglia. Tutta la popolazione dei Quartieri Spagnoli ci hanno fatto sentire il loro calore, ci hanno fatto sentire meno soli. E quello che manca appunto, cioè l’unica persona o le uniche persone che dovrebbero chiedere scusa ancora non l’hanno fatto. Una presa di responsabilità che avrebbe dovuto esserci e ancora non c’è».

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Commosso, Gianfranco ha condiviso anche un ricordo affettuoso della figlia: «Ci sono tanti ricordi di Chiara. Forse quello che mi viene in mente adesso è il sorriso e l’abbraccio. Quando ritornavo da Parigi in aereo andavo a Venezia a prenderla».

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