«Li devo distruggere. Non voglio fare una guerra di camorra, voglio fare una guerra personale!»

Le intercettazioni di Antonio Piccirillo agli atti dell’inchiesta sulla tentata estorsione a Mergellina. La rabbia contro chi si opponeva al loro ingresso nel business degli ormeggi

La stagione estiva del 2021 era alle porte. Rosario Piccirillo e il figlio Antonio si attivarono per ottenere la gestione di parte degli ormeggi di via Caracciolo. Contattarono due persone che si dimostrarono poco collaborative. A quel punto Antonio, con tono alterato sollecitò il padre a fare «la guerra». Rosario Piccirillo, dopo anni passati in carcere, in quel periodo era in regime di semilibertà e viveva a Sessa Aurunca, nel Casertano.

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Le parole di Antonio, che in questi anni si è mostrato all’esterno come vessillifero dell’anticamorra, tradiscono altri sentimenti: «Ma sparali a tutti quanti veramente – dice al padre – Facciamo la guerra a questi qua, facciamogli uscire la m…. dalla bocca a tutti quanti». E ancora: «Li devo distruggere, li devo distruggere. Nel modo più pulito possibile, ma pure sporco. Voglio andare carcerato per loro. Non voglio fare una guerra di camorra, voglio fare una guerra personale!».

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I Piccirillo volevano entrare nel business degli ormeggi. Antonio avrebbe preteso 20 posti barca quasi come fossero «appartenenti di diritto alla famiglia Piccirillo», intimando di non opporsi a tale richiesta perché, in caso contrario, avrebbe occupato con la forza tali posti barca minacciando, anche «guai di tutti i tipi» e che nessuno avrebbe potuto più lavorare tranquillamente.

La tiktoker e il marito

E poi c’è Rita De Crescenzo, una delle presunte vittime delle pressioni dei Piccirillo, che confermò il racconto di una denuncia dell’anno precedente, riferendo inoltre che, nell’aprile di quell’anno, Antonio Piccirillo si era recato a casa loro in via Pallonetto a Santa Lucia con lo scopo di raggiungere un’intesa in merito alla cessione di alcune boe affermando che gli spettavano, perché il padre Rosario le aveva comprate anni addietro.

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La De Crescenzo e il marito lo invitarono ad andare via, ritenendo infondata la pretesa. La De Crescenzo disse anche che stava valutando di denunciarlo. A quella dichiarazione Piccirillo avrcebbe risposto: «Quando andrai a fare la denuncia, fai scrivere che siamo in due a volerti uccidere, io e mio padre». Poi con tono più calmo li invitava ad andare a trovare il padre che viveva in campagna, ma i coniugi rifiutarono anche perché temevano per la loro incolumità

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