Il Real Bosco e Museo di Capodimonte è una delle gemme storiche e artistiche di Napoli, un luogo che unisce natura, arte e storia in un contesto di straordinaria bellezza. Situato sulla collina di Capodimonte, il complesso ha radici antiche che risalgono al XVIII secolo, quando fu voluto da Carlo di Borbone, re di Napoli, come residenza reale e sede per le sue collezioni d’arte.
La storia del Real Bosco di Capodimonte
La storia del Bosco di Capodimonte inizia nel 1738, quando Carlo di Borbone, desideroso di creare un luogo di svago e di caccia per la corte reale, acquistò una vasta area collinare con vista panoramica sul Golfo di Napoli. L’obiettivo iniziale era quello di realizzare una riserva di caccia, ma presto il progetto si trasformò in qualcosa di molto più ambizioso. Carlo ordinò la costruzione di un grandioso palazzo, destinato a custodire la prestigiosa Collezione Farnese, ereditata da sua madre Elisabetta Farnese, e successivamente il complesso si arricchì di una serie di giardini e boschi, aperti al pubblico.
L’architettura del palazzo fu affidata a Giovanni Antonio Medrano, un ingegnere militare spagnolo, e a Antonio Canevari, architetto romano, che furono incaricati della progettazione e realizzazione della struttura. La costruzione fu complessa e richiese diversi decenni per essere completata, data la grande ambizione del progetto e le sue vaste dimensioni.
Il bosco, oggi patrimonio dell’UNESCO, è un magnifico esempio di giardino all’inglese, con una superficie di oltre 134 ettari, ricco di piante esotiche e autoctone, sentieri suggestivi, fontane e architetture storiche. Tra queste, spicca la Porta di Mezzo, che segna l’ingresso principale al complesso, un punto cruciale per l’organizzazione spaziale dell’intero sito. Il bosco ha rappresentato per secoli un luogo di ristoro e riflessione per i membri della famiglia reale, ed è oggi un’oasi di pace per napoletani e turisti.
La nascita del Museo di Capodimonte
Il Museo di Capodimonte, ospitato nel palazzo reale, è uno dei più importanti musei d’Italia e raccoglie una vasta collezione di opere d’arte che spaziano dal Medioevo all’epoca contemporanea. La collezione principale, quella Farnese, include capolavori di maestri come Raffaello, Tiziano, Michelangelo, Parmigianino e Bruegel il Vecchio. Queste opere furono trasferite qui da Parma e Piacenza, in seguito all’unione dei territori sotto il controllo dei Borbone.
Nel corso degli anni, la collezione si è arricchita grazie a nuove acquisizioni e donazioni. Oltre alla Collezione Farnese, il museo ospita importanti sezioni di arte napoletana, tra cui dipinti e sculture del periodo barocco, opere del Seicento napoletano con artisti come Caravaggio, Jusepe de Ribera e Luca Giordano, e una straordinaria raccolta di porcellane di Capodimonte, prodotte nell’antica fabbrica reale.
Le collezioni del museo includono anche arredi di grande valore storico e artistico, tra cui quelli commissionati durante il regno di Ferdinando II, e una sezione dedicata alle arti decorative, con ceramiche, arazzi e oggetti di lusso prodotti nel corso dei secoli. La Collezione Borgia e altre acquisizioni private hanno contribuito a espandere ulteriormente il patrimonio del museo.
Il Real Bosco e Museo di Capodimonte oggi
Oggi, il Real Bosco e Museo di Capodimonte rappresentano un punto di riferimento culturale internazionale. Il museo non è solo uno spazio per l’arte storica, ma anche un luogo che accoglie mostre temporanee di arte contemporanea e iniziative culturali di rilievo. Il palazzo, con le sue sale affrescate e i suoi preziosi arredi, è un esempio magnifico dell’architettura reale borbonica.
Il bosco è invece un polmone verde per la città di Napoli, un luogo in cui i visitatori possono passeggiare tra alberi secolari, esplorare i giardini segreti e ammirare la bellezza naturale che si mescola armoniosamente con le architetture storiche. Le sculture all’aperto e le installazioni artistiche contemporanee disseminate lungo i viali del bosco testimoniano l’interazione costante tra arte e natura.
Il progetto per l’efficienza energetica voluto da Sangiuliano
A settembre del 2023 il Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli ed ENGIE, per volere dell’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, hanno avviato un progetto di efficienza energetica, riqualificazione e valorizzazione del sito museale in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione al livello nazionale ed europeo, realizzato grazie a un partenariato pubblico-privato (PPP).
Gli interventi prevedono la riduzione dei consumi, l’integrazione di energie da fonti rinnovabili e una nuova illuminazione dell’intera area del Museo che consentiranno al Museo di autoprodurre il 90 per cento dell’energia necessaria al proprio fabbisogno. Inoltre, 4.500 moduli fotovoltaici, completamente integrati e invisibili, produrranno circa 800 MWh di energia ogni anno. Complessivamente, il Museo beneficerà di un risparmio energetico di oltre il 50 per cento, con un taglio di emissioni di CO2 di 1700 tonnellate, pari alla piantumazione di circa 20mila alberi.
Un patrimonio da scoprire
Il Real Bosco e Museo di Capodimonte sono uno straordinario esempio di come la cultura possa vivere in simbiosi con la natura, e rappresentano una tappa imprescindibile per chiunque voglia scoprire l’immenso patrimonio storico, artistico e naturale della città di Napoli. Questo luogo, che un tempo era riservato ai reali, è oggi uno spazio aperto e accogliente per tutti, dove passato e presente si incontrano in un dialogo continuo.