Le immagini mostrano la ragazza, spinta e colpita da dietro mentre tenta di fuggire
Giulia Cecchettin fu accoltellata anche all’interno dell’auto da Filippo Turetta, nei sedili posteriori, quando già si stava dissanguando, dopo che l’ex fidanzato l’aveva già colpita con un fendente letale, mentre lei stava tentando di fuggire nella zona industriale di Fossò. È l’ipotesi sulla dinamica della morte della giovane che emerge dalle analisi medico-legali e scientifiche, nell’inchiesta dei carabinieri e della Procura di Venezia. Indagini chiuse in vista della richiesta di processo.
Una telecamera di sorveglianza, come già emerso nei mesi scorsi, aveva ripreso le fasi finali della seconda aggressione, quella di Fossò appunto. Le immagini mostrano Giulia, spinta e colpita da dietro mentre tenta di fuggire di corsa, già fuori dalla macchina. Sbatte la testa su un marciapiede e resta a terra e lui la carica sull’auto. Quel colpo da dietro, anche se non si vede il coltello nelle immagini, sarebbe stato un fendente letale.
Poi, le coltellate nell’auto. Da qui anche la contestazione da parte dei pm dell’aggravante della crudeltà, perché Turetta avrebbe sferrato, questa è l’ipotesi, altre coltellate oltre a quella letale alla base del collo, mentre la ragazza stava morendo. I fendenti sarebbero in totale più di una ventina.